Fregene, calcinacci e vetri sepolti sotto la sabbia. Bambini in pericolo

Succede nella spiaggia libera dell'ex stabilimento 'La Perla'

spiaggia vetri fregene

Fregene: calcinacci, bottiglie rotte e vetri ovunque. La spiaggia libera dell’ex stabilimento la Perla si è fatta trovare impreparata all’appuntamento del  lungo ponte del 25 aprile. Necessaria una bonifica per evitare incidenti.

Calcinacci, bottiglie rotte e vetri. Degrado e pericolo nella spiaggia libera ‘ex Perla’ di Fregene

Dalla sabbia spuntano bottiglie, pericolosissimi pezzi di vetro e calcinacci rimasti sull’arenile dopo la demolizione delle strutture in muratura. (Leggi qui) È ridotta in questo stato la spiaggia libera dell’ex stabilimento la Perla a Fregene sud.

L’arenile si è fatto trovare impreparato all’appuntamento del lungo ponte del 25 aprile, quando, come era prevedibile, complici le belle giornate, molti romani si sono riversati a Fregene per passare qualche giorno al mare.

I romani che hanno scelto l’unica spiaggia libera di Fregene sud si sono trovati davanti uno spettacolo indecoroso e pericoloso sopratutto per i più piccoli.

vetri in spiaggia fregene ex perla

Le immagine parlano da sole, nascosti tra la sabbia, oltre a calcinacci e sporcizia, spuntavano numerosi pezzi di vetro. Un vero pericolo per i bagnanti, sopratutto per i più piccolini.

«A Fregene non ci sono vere e proprie spiagge libere sopratutto in questa zona – racconta Fabio romano che da anni vive il mare di Fregene – ieri con le mie figlie abbiamo raccolto molti pezzi di vetro e quasi abbiamo riempito un secchiello. Un vero peccato perché potrebbe essere un valore aggiunto per la località ma tenuta in questo stato è inaccessibile. La prossima volta andrò altrove.»

vetri fregene spiaggia perla

La spiaggia libera, lo ricordiamo, ha preso il posto dell’ex stabilimento balneare La Perla. L’impianto infatti, nel gennaio 2020, era stato preso in custodia dall’amministrazione comunale dopo che l’agenzia del demanio lo aveva sottratto al gestore per omesso pagamento dei canoni.

In questi mesi il tratto di arenile è diventato meta di turisti e residenti che nelle belle giornate approfittano di uno dei pochi tratti di spiaggia libera della località per passeggiate e fare pic-nic in riva al mare.

Sulla questione della pulizia delle spiagge libere è intervenuto l’assessore all’ambiente Roberto Cini.

«La pulizia delle spiagge libere è già iniziata e si intensificherà in vista dell’inizio della stagione balneare – ha spiegato Cini – le condizioni meteo non sempre favorevoli delle ultime settimane hanno rallentato le operazioni che, comunque, riguardano 12 km di costa.»

«Per fornire un servizio migliore, soprattutto durante la stagione di maggiore afflusso, l’amministrazione ha stipulato un accordo con le associazioni di volontariato, in particolar modo per le spiagge in zona di riserva la cui pulizia richiede interventi manuali nel rispetto delle norme vigenti.»

«Gli interventi delle associazioni supporterà quello preminente della ditta incaricata dal Comune. C’è, insomma, una intensificazione degli interventi, viste anche le acquisizioni di nuove spiagge libere che terminerà con l’inizio della stagione. Le spiagge libere sono un bene collettivo di cui tutti devono prendersi cura: il Comune per la sua parte, ma anche i cittadini devono averne rispetto.»

Viviamo Fiumicino: «urgono ambulanze e presidi sanitari per la sicurezza sul territorio»

«Sappiamo che la Regione in questi ultimi giorni – si legge in una nota del Comitato ViviAmo Fiumicino – ha approvato una delibera che prevede lo stanziamento di 2,5 milioni di euro, in favore di 23 Comuni costieri del Lazio, proporzionalmente in base ai chilometri di spiaggia libera e al numero di abitanti, per la messa in sicurezza degli arenili, per la loro pulizia e per tutti quegli interventi atti a garantire un accesso ad essi adeguato, compreso anche la presenza del  personale di salvataggio. Al Comune di Fiumicino, andranno circa 177 mila euro, ma auspichiamo che si possa fare di più, decidendo di predisporre più risorse, per riattivare questi necessari presidi, per garantire un certo livello di sicurezza, ai bagnanti grandi e piccoli, che scelgono il nostro litorale per i bagni estivi.»

 

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