“Fate più attenzione al volante”: parla la mamma di Edoardo Divino, morto a 17 anni (VIDEO)

“Quando una vita così giovane viene portata via, il fallimento è soprattutto della società”. La mamma di Edoardo Divino lancia un appello alla guida responsabile.

“Quando una vita così giovane viene portata via, il fallimento è soprattutto della società”. La mamma di Edoardo Divino, giovane di Casal Palocco morto a 17 anni in un incidente stradale (leggi qui), lancia un appello alla guida responsabile.

Edoardo Divino aveva 17 anni, voti alti a scuola, test per entrare all’università superati in modo eccellente, una famiglia che amava e soprattutto un cuore grande. Dopo pochi giorni sarebbe diventato maggiorenne, aspettava di prendere la patente, la macchina era già pronta in giardino, sognava di trovare una fidanzata e l’altro gli serviva per portarla al mare.

Un ragazzo pieno di sogni nel cassetto, come tutti i giovani della sua età. La sua vita, tuttavia, è stata spezzata la notte del 22 gennaio scorso. L’auto sulla quale si trovava insieme a quattro amici è finita contro un albero in via di Acqua Acetosa Ostiense, dopo essersi ribaltata più volte.

Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente, l’assunzione di alcol e sostanze stupefacenti è stata esclusa.

Le parole della mamma di Edoardo Divino

La mamma di Edoardo Divino, Giulia Barillaro: “Ci vuole responsabilità e prudenza. Quella notte nessuno aveva bevuto e nessuno aveva assunto droghe. Questi sono bravi ragazzi, però ci vuole la percezione che nel momento che guidi la macchina non sei all’autoscontro. A 18 anni ti senti onnipotente perché hai la vita nelle mani, però quella stessa vita in un attimo la puoi perdere”.

Giulia, la mamma di Edoardo, nonostante il dolore e il vuoto incolmabile vuole lanciare un appello, ai giovani, alle famiglie e alle istituzioni. Quando una vita così giovane viene portata via il fallimento è soprattutto della società, che non ha saputo proteggerla.

“Noi facciamo parte di una società che non prepara i ragazzi la responsabilità che hanno nella guida. Già che non esiste una regola che impedisca a un neopatentato di trasportare cinque ragazzi è una cosa grave. Ci deve essere una formazione a livello di società che non può abbandonare le famiglie che hanno avuto una sofferenza del genere. I morti sono tantissimi, come quelli di una guerra”, conclude la mamma di Edoardo.

Il servizio di Giorgia Perla

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