Termovalorizzatore di Roma al confine con Pomezia: la rabbia del sindaco Zuccalà

Termovalorizzatore a Santa Palomba. Mengozzi: "Non si può fare secondo il piano rifiuti regionale"

Roma: potrebbe venir realizzato a Santa Palomba, al confine tra il Comune di Roma e la Città di Pomezia, il termovalorizzatore della Capitale al centro delle polemiche delle ultime ore. L’ipotesi sulla scelta di questa località, sarebbe verosimile, secondo quanto dichiarato proprio dal primo cittadino di Roma, nella giornata in cui al Campidoglio si è svolta l’Assemblea straordinaria sui rifiuti.

Termovalorizzatore a Santa Palomba. Mengozzi: “Non si può fare secondo il piano rifiuti regionale”

La località di Santa Palomba, potrebbe ospitare il termovalorizzatore di Roma. Gualtieri si sarebbe sbottonato sulla scelta di questa località per l’impianto, in una zona che per dire la verità sembrerebbe voler condividere tutti gli svantaggi del caso anche con la vicina Pomezia.

Santa Palomba di fatto si trova proprio al confine tra le due città del Lazio, e per questo con estremo disappunto, il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, ha dichiarato a caldo la sua contrarietà a questa non troppo celata “invasione”, se andasse in porto:

“Inaccettabile anche solo l’ipotesi di realizzare un termovalorizzatore ai confini del nostro territorio – ha dichiarato il sindaco di Pomezia -. Alle indiscrezioni che circolano in merito alle intenzioni del sindaco di Roma Roberto Gualtieri che vorrebbe risolvere il problema rifiuti della capitale riversandoli sui cittadini di Pomezia rispondo con una sola parola: mai. Non lo permetteremo. Facile fare promesse in campagna elettorale, più complicato rispettarle”.

Alla prevedibile reazione del primo cittadino, che per essere ancora più immediato e diretto ha usato i canali social ufficiali, raggiungendo l’obiettivo di palesare la sua determinazione nel rifiuto ma anche tranquillizzare i cittadini, si sono uniti i commenti di altri rappresentanti delle forze politiche capitoline, anche territorialmente coinvolti nell’operazione termovalorizzatore, come Titti Di Salvo (Pd) attuale Presidente del IX Municipio di Roma:

“Ai tanti che mi stanno chiedendo cosa penso di un termovalorizzatore a Santa Palomba, al netto di ogni altra considerazione di merito, rispondo che mi fido della correttezza dell’amministrazione capitolina che prima di decidere coinvolgerà sicuramente il Municipio. E io non sono stata informata”

Dall’altra parte, nel territorio di Pomezia, dove il fuoco acceso oggi sul problema ha visto l sindaco nettamente schierato per il no anche solo rispetto ad un rapporto di vicinanza con l’impianto, anche altri si stanno giocoforza esponendo. In rappresentanza del Gruppo Misto, il Consigliere Stefano Mengozzi ha  dichiarato:

“Non abbiamo taciuto quando Virginia Raggi ha approvato una colata di cemento a Santa Palomba, in barba ad ogni confronto e nel silenzio dell’amministrazione comunale, e non resteremo in silenzio neanche questa volta. Ci auguriamo che sia un’ipotesi di lavoro o addirittura un’incomprensione”.

Il piano rifiuti regionale spiega il consigliere, non consente la realizzazione di termovalorizzatori, tantomeno si possono costruire impianti a ridosso dei centri abitati (Roma2, borgo di Santa Palomba, Montagnano, lo stesso Print che si sta realizzando).

L’ipotesi non può andare avanti dunque, decadendo nello stesso momento in cui viene  annunciata. Conflitti intestini tra novità e regolamenti preesistenti che non le consentono. Non la prima volta per Gualtieri.

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Ciclo rifiuti di Roma lontano dagli standard: arriva il termovalorizzatore