Non sopportava il minimo rumore dal piano di sopra, così, per un anno ha perseguitato la vicina e in particolare il figlio, un ragazzo disabile facendogli appostamenti per strada e dandogli all’occorrenza del mongoloide.
Lo stalker condominiale perseguitava il giovane disabile dandogli del mongoloide: condannato a 14 mesi di carcere
Ieri, per lo stalker condominiale senza scrupoli è arrivata la condanna disposta a piazzale Clodio. Il giudice Valerio de Gioia ha fissato per M.F., 48 anni, un operaio di Lunghezza, la pena a 1 anno e 2 mesi di carcere più il pagamento di una multa di duemila euro proprio per stalking.
I fatti risalgono al 2019 in una palazzina di via Arsita. L’imputato, in base a quanto ricostruito in aula, più di una volta avrebbe preso a calci la porta degli inquilini del piano di sopra ma non soddisfatto organizzava anche appostamenti per strada o nel parco.
Vittima prescelta, perché particolarmente vulnerabile, il giovane con disabilità. Una sera lo ferma e gli urla: “Disabile, mongoloide! Hai la faccia di un mongoloide! Ti sparo in testa! Presto ti farò fare una brutta fine”.
Frasi offensive ripetute in altre occasioni senza che il ragazzo, tranquillo e benvoluto da tutti, lo avesse mai importunato.
Anche la madre del giovane veniva bersagliata da insulti e costretta a vivere a casa compiendo passi felpati. Una mattina si era ritrovata anche le ruote dell’auto forate.
Dopo la denuncia ai carabinieri, l’autorità giudiziaria aveva disposto per il vicino di casa il divieto di avvicinamento nei confronti del figlio. Ieri, 19 aprile 2022, a un paio di anni dai fatti, la condanna.
L’uomo non rischia per ora di finire in carcere. Per lui si potrebbero aprire le porte di Regina Coeli nel caso dovesse compiere reati analoghi.
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