Ostia perde Carlo Pagliucci, il manager con la passione per la musica

Da ideatore di progetti di innovazione tecnologica a promotore della cultura musicale: Carlo Pagliucci lascia a Ostia un segno della sua grande conoscenza della musica italiana

Ostia: è venuto a mancare questa mattina all’affetto dei suoi cari e di tanti ex colleghi e amici di una vita, Carlo Pagliucci, chimico e appassionato ricercatore, musicologo e musicista originario di Arezzo che viveva nel Lido da oltre 50anni affianco alla sua adorata moglie Angiolina. I funerali si svolgeranno mercoledì 13 aprile alle ore 11,00 nella parrocchia di Santa Maria Stella Maris in Viale dei Promontori a poca distanza dalla sua residenza ostiense.

Da ideatore di progetti di innovazione tecnologica a promotore della cultura musicale: Carlo Pagliucci lascia a Ostia un segno della sua grande conoscenza della musica italiana

Carlo Pagliucci è morto oggi nella sua casa di Ostia circondato dall’amore di una famiglia molto unita e che girava intorno alla sua personalità decisa, dinamica, artistica e affettuosa, sempre carica di idee e progetti di respiro culturale e musicale da destinare al territorio che lo aveva adottato 51 anni fa e non solo.

Nato nel 1942 ad Arezzo, aveva svolto prima gli studi classici e poi si era laureato in chimica industriale. Non scelte contrapposte ma, come diceva lui, frutto della ricomposizione delle due culture: quella umanistica e quella scientifica, che lo ha sempre portato in vita ad abbinare entrambe le cose, negli interessi personali e nelle attività professionali. Una cosa non sempre facile ma che gli riusciva comunque e bene, proprio per il suo autentico spirito di ricercatore.

Proprio alla ricerca infatti, ha dedicato l’intera vita professionale, come tecnico prima in campo nucleare al CCR – EURATOM di Ispra e successivamente al CSM – Centro Sviluppo Materiali, dove ha operato per trent’anni ricoprendo incarichi dirigenziali.

E stato ideatore e Presidente di varie iniziative per lo sviluppo locale in varie regioni d’Italia, quali ad esempio il Parco Scientifico e Tecnologico di Terni (poi dell’Umbria) e il Tecnopolo di Castel Romano (Roma). Rivestendo fino all’ultimo anche il ruolo di consulente aziendale per la ricerca e l’innovazione tecnologica, come membro del Consiglio Direttivo dell’Ass, di Ricerca Industriale Italiana (AIRI).

Al fine di promuovere lo sviluppo della tecnologia applicata all’arte e agli audiovisivi, ha ideato e presieduto a Terni (1995 – 1998) l’Accademia Europea degli Effetti Speciali. Un corso triennale, con la direzione del pluripremiato Oscar per gli effetti speciali, il Maestro Carlo Rambaldi, iniziativa che restò unica nel suo genere in Italia.

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La passione per la musica e gli spartiti

Nel campo musicale Carlo Pagliucci  è stato un veterano fisarmonicista e musicologo amatoriale, oltreché collezionista di spartiti, per i quali ha realizzato in archivio storico di rilievo nazionale, per quantità, qualità e rarità. Nella studio dello strumento, aveva spiegato appena un anno fa in una intervista (leggi qui), il perchè di questa scelta:

“Mio babbo suonava il mandolino e nel dopoguerra era di moda la fisarmonica. Io la cominciai a suonare ad Arezzo. Per suonarla ci vuole un po’ di orecchio e grande impegno. Bisogna essere costanti, sennò dopo qualche anno si dimentica tutto. Ora suonare la fisarmonica non è più così diffuso e popolare perché circondato da suoni elettronici moderni che per me non sono musicali, ma il livello di qualità è migliorato perché, come pronosticò Verdi oltre 100 anni fa, la fisarmonica è entrata nel conservatorio come strumento classico – aveva dichiarato Pagliucci ad Alberto Tabbì”.

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I saggi, le mostre e le tante collaborazioni per promuovere la cultura musicale

Ha promosso e realizzato numerose mostre e conferenze itineranti, tra le quali “Due secoli di storia illustrata sulle orme di Verdi”, I canti della Grande Guerra, Giuseppe Pietri e l’operetta e “I canti del Ventennio e della Resistenza”. Organizzando soprattutto nelle scuole tanti incontri su specifici temi musicali.

Attivo e convinto sostenitore dell’associazionismo nella cultura, nel territorio del X Municipio ha collaborato con molte vivaci realtà in ambito culturale e musicale, tra queste il Leggio del Mare, l’Associazione Musicale Arcangelo Corelli e l’Associazione Campani in Tiberi, partecipando anche a diverse rassegne di privati nate al solo scopo della diffusione della cultura musicale, come il Caffè Concerto (in seguito Spazio Lirico) svolto per tre edizioni all’interno del Bar Sisto di Ostia, su idea del compianto Peppino Ciotoli. Tante collaborazioni anche nella sua città natale con l’Associazione dei collezionisti Storici e la CAMU di Arezzo, oltre all’Accademia d’arte antica e moderna di Roma e il Dizionario Italiano Musicale di Latina.

Tra i saggi realizzati dal ricercatore, tutte pubblicazioni di particolare pregio spesso utilizzate anche come fonti bibliografiche per tesi universitarie e ricerche musicali, ricordiamo “Memorie storiche d’Italia, nei canti della Patria, dal Risorgimento alla Grande guerra 1799-1922” (2016), “Giuseppe Pietri e i grandi dell’operetta mondiale” (2017), “Memorie storiche d’Italia nei canti del Ventennio e della Resistenza” (2017), “Da Giovinezza a Bella Ciao. I canti di propaganda del Ventennio lungo 1920-1945″ (2018), “Le Meraviglie della Romanza Italiana da salotto” (2019) con l’Accademia Nazionale d’Arte Antica e Moderna, e “Il Mito di Roma in Musica”, pubblicato quest’anno.

Proprio all’ultima fatica letteraria, Carlo voleva dedicate uno spettacolo teatrale multimediale, ed aveva con entusiasmo già preparato il progetto ed effettuato le scelte degli interpreti, che nello spirito di coinvolgimento del territorio, erano tanti artisti di Ostia: l’amica e cantante Elisabetta Berto, la soprano Laura Teofani e il tenore Daniele Adriani con sua moglie la contralto Lucrezia Venturiello.

Con tutti loro avrebbe voluto raccontare, attraverso le parole, la musica, il canto e le immagini, le fasi e gli elementi principali e caratteristici della storia del Mito di Roma. Un ultimo grande evento che aveva deciso di fare nonostante le condizioni di salute non buone.

I funerali a Ostia

Carlo Pagliucci lascia nel dolore sua moglie Angiolina, i figli Roberto e Lorenzo, le loro compagne e i suoi adorati nipoti.

I funerali si svolgeranno mercoledì 13 aprile alle ore 11,00 nella Chiesa di Santa Maria Stella Maris in Viale dei Promontori, 113, ad Ostia. Mentre la camera ardente sarà aperta alle ore 9,00 dello stesso giorno presso la camera mortuaria dell’Ospedale Grassi di Ostia.

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