Turismo contadino: tra guide e chi lo organizza in tutta Italia

Una giornata a più in fattoria, seguendo il ritmo dei saperi antichi: il turismo contadino è il nuovo trend delle vacanze in Italia

La campagna ma soprattutto il lavoro contadino, è da molti considerato un vero toccasana per vincere lo stress, complice soprattutto l’ambiente, e un’attività che impegna al 100 per cento chi la svolge anche se solo per qualche giorno e per svago. Dal fai da te spesso a trovare gli amici o i parenti fuori città, oggi c’è chi il viaggio verso fantastici luoghi “di fatica” contadina lo ha organizzato, e chi ne ha scritto una vera e propria guida turistica.

Una giornata a più in fattoria, seguendo il ritmo dei saperi antichi: il turismo contadino è il nuovo trend delle vacanze in Italia

Nel 2022 in fatto di itinerari e proposte turistiche pensavamo di averle viste tutte, ma sembra che dopo i primi esperimenti sparsi, stia suscitando sempre più interesse la vacanza (anche breve) in direzione fattoria, con le mete turistiche contadine di chi ha scelto e organizzato a misura di principiante un’esperienza di lavoro contadino, immersi nel vero senso della parola, nei campi coltivati o tra le mucche e le caprette.

Si chiama Agriexperience e attraverso quaranta esperienze in campagna pensate in tutta Italia, consente nelle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria e Sicilia di allontanarsi dalla frenesia cittadina, e raccogliendo ortaggi o mungendo il latte, di sperimentare direttamente l’impegno e le soddisfazioni che la natura può regalare.

Il progetto annovera realtà dov’è possibile fare tante tipologie di esperienza differenti, il tutto nato da un’idea di un paio di anni fa, dopo una giornata di mungitura, come hanno spiegano gli ideatori di questa formula originale:

“E’ stata un’esperienza totalizzante, in cui tutto quello che hai imparato fino ad allora lascia il posto alla natura, ai sensi, alla cura. Per questo quando siamo tornati in Italia ci siamo chiesti come mai nella patria della biodiversità agroalimentare non esistesse una piattaforma che offrisse un servizio tale a livello nazionale“.

Oggi il sogno Agriexperience può diventare di molti grazie alle tante realtà agricole che si sono messe a disposizione, con l’obiettivo naturalmente, un po’ come nella formula di un celebre film commedia americano “Scappo dalla città. La vita, l’amore e le vacche”, di consentire alle persone di mettersi in gioco ma anche di far incontrare cittadini e turisti, tutti accomunati dall’interesse di conoscere tutti i segreti dell’antico mestiere dell’agricoltura e permettere agli imprenditori agricoli di condividere e diffondere la passione per il proprio lavoro.

Grazie alla piattaforma online è possibile prenotare attività che variano da mezza giornata fino a soluzioni di più giorni nelle aziende agricole aderenti. Ad oggi Agriexperience conta oltre 40 esperienze agricole disseminate su tutto il territorio italiano, e nella lista delle Regioni non poteva mancare il Lazio con la sua caratteristica produzione casearia e il Pecorino. L’esperienza in questo caso si chiama “il pecorino di Picinisco i suoi pascoli e la Valle di Comino”, e chi la fornisce si racconta così:

Vogliamo far vivere un’esperienza piena, dall’assaggiare il cappuccino di latte appena munto a creare con le proprie mani il nostro formaggio, poterlo assaggiare appena cagliato. vi faremo conoscere i nostri animali, vi racconteremo la nostra storia, sarete scortati da Bianca&Zoe al pascolo e a conoscere le nostre vacche. nel mentre degusteremo i nostri formaggi con un breve accenno organolettico ed abbinati con altri prodotti del territorio, in base al periodo e alle stagioni. perché tutto quello che facciamo è connesso con l’ambiente che abbiamo intorno, tutto vista Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise”.

La guida agli itinerari contadini

Dall’esperienza diretta e organizzata alla guida di 50 itinerari verdi, con 200 ospitalità bio e cucine dell’orto. In questo caso a pensarci non è un portale ma un volume che racconta 50 itinerari per chi si sente “viaggiatore contadino” e vuole scoprire la bellezza, i saperi e i sapori del mondo rurale.

E’ pur sempre lo stesso obiettivo e cioè quello di svelare un’Italia inedita e antica, quello de “La guida del viaggiatore contadino”. Ai luoghi d’arte come chiese, musei, e parchi archeologici, sostituiamo l’altro bello del nostro paese, rappresentato da fattorie e poderi, cascine e masserie, campi e borghi rurali, per quella che non è altro che una vacanza di prossimità con il plus di “fuggire” dal caos, sostituito dai rumori silenziosi della natura e del lavoro, il profumo delle erbe e dei boschi, il sapore di una insolita zuppa, la sensazione delle mani nella terra e il ruvido abbraccio di un’ospitalità autentica.

Dai cammini in luoghi incontaminati, alla raccolta della frutta, anche in questo caso fanno bella mostra di se tante piccole aziende agricole familiari biologiche e biodinamiche, con case contadine con vista sull’orto che ci aspetta, fattorie didattiche e sociali, agriturismi autentici, dove si difende la biodiversità, ma anche eco-villaggi e agricamping, ospitalità informali. La guida del viaggiatore contadino.

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