Mobilità elettrica: con meno di 10 ore, battuto il record ricarica nel “Giro d’Italia Elettrico”

Giro d'Italia Elettrica 2022, tempi e consumi da record. Class Onlus: "Batterie più capienti e colonne ultrafast, in 20 minuti all’80% della capacità"

Si è concluso nelle ultime ore con un grande successo sul fronte consumi, il secondo Giro d’Italia Elettrico, organizzato da “Class Onlus” organizzazione ambientalista nazionale, con il supporto di Hyundai Italia, Enel X e Viaggiare in elettrico. Il percorso, di oltre 4 mila chilometri, a bordo di una Hyundai Ioniq 5, ha toccato 10 città italiane dal nord al sud, richiedendo in cinque giorni di tour, solo 9,7 ore totali di ricarica del veicolo alle colonnine di ultima generazione.

Giro d’Italia Elettrica 2022, tempi e consumi da record. Class Onlus: “Batterie più capienti e colonne ultrafast, in 20 minuti all’80% della capacità”

Dal Castello Sforzesco di Milano e ritorno, passando dalle dieci località italiane Cortina d’Ampezzo, Venezia, Bologna, Termoli, Reggio Calabria, Palermo, Roma, Firenze, Genova e Torino. Questo il percorso e le località  che sono state scelte dall’organizzazione del secondo Giro d’Italia Elettrico, conclusosi lo scorso weekend dopo cinque giorni “ultra fast”.

L’iniziativa, è stato un nuovo test di verifica sulla funzionalità migliorata della mobilità elettrica in due anni, con tempi di ricarica e performance del veicolo Hunday, che dalla prima pionieristica edizione del 2019, hanno dato risultati sorprendenti che rappresentano una rivoluzione della mobilità elettrica.

Ad esserne convinti in primis sono gli organizzatori, l’ambientalista “Class Onlus” con  Hyundai Italia, Enel X e Viaggiare in elettrico, che hanno riportato subito dopo il taglio di arrivo, i dati dell’impresa:

E’ stata una replica “ultra fast” del primo giro/esperimento del 2019 – spiegano -. Oltre 4 mila chilometri percorsi in cinque giorni, a bordo di una Hyundai Ioniq 5 guidata dal veterano Jo Pesata (all’anagrafe Giordano Viero) insieme al co-pilota Fabrizio “Icio” Zorzo. Sul portale RicaricaFast, tra gli organizzatori dell’impresa, è stato anche possibile seguire e fare seguire in tempo reale chilometri, tempi e kilowattora”

Il giro era iniziato lunedì 28 marzo da Milano e ha toccato la quasi totalità della penisola, passando per dieci località, a tempo di record è il caso di dire, soprattutto per la velocità di ricarica:

“Sono trascorsi solo due anni, ma sembra un’altra epoca” – ha commentato Jo Pesata –. Nel 2019 per ricaricare la batteria dell’utilitaria che usavamo occorrevano 4/5 ore; oggi con le batterie più capienti e le colonne ultrafast in 20 minuti possiamo arrivare all’80% della capacità e ripartire tranquillamente verso la sosta successiva.

L’intenzione come hanno fatto presente gli organizzatori, non era quella di fare il Giro a tutta velocità, bensì quello di dimostrare che un lungo viaggio in elettrico è ormai paragonabile a un viaggio endotermico, con tempi di ricarica ininfluenti rispetto al tempo di guida.

I giorni in cui era necessario pianificare delle lunghe soste per ristabilire l’autonomia dei veicoli a zero emissioni possono dirsi finiti. Una buona notizia di questi tempi, che arriva per altro da una prova su strada, è con la conferma che sul territorio nazionale le infrastrutture ultra veloci si stanno diffondendo semplificando moltissimo la vita del popolo elettrico.

“Oggi si può ricaricare fino a 350 kWh in poche decine di minuti – ha spiegato il presidente di Class Onlus, Camillo Piazza –. Infatti quest’anno abbiamo impiegato solo 9,7 ore totali per ricaricare, percorrendo 4.076 km nei giorni impiegati a coprire il percorso partito da Milano e proseguito a Cortina d’Ampezzo, Venezia, Bologna, Termoli, Reggio Calabria, Palermo, Roma, Firenze, Genova e Torino”.

Le soste per ricaricare elettrico non sono più un dramma quindi, con tempi che consentono di bere un caffè e sgranchirsi le gambe, esattamente come in tutti i viaggi lunghi che nella consuetudine prevedono com’è buona norma degli stop salutari per il guidatore.

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