Esercito, stop ai congedi e più addestramenti da combattimento

Congedi e addestramento, la comunicazione dello Stato Maggiore dell'Esercito si adegua al clima della guerra

L’ordine destinato all’Esercito italiano è quello di mettere un freno ai congedi e puntare sulle esercitazioni orientate al warfighting, ossia al combattimento. Tiene conto della situazione internazionale che si sta creando con la guerra Ucraina-Russia la comunicazione appena emanata dallo Stato Maggiore dell’Esercito.

Congedi e addestramento, la comunicazione dello Stato Maggiore dell’Esercito si adegua al clima della guerra

Ecco l’indicazione cruciale: “Porre particolare attenzione nel valutare le domande di “congedo anticipato”, “in quanto in un momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili”.

A scriverlo il capo di Stato Maggiore dell’esercito, generale Bruno Pisciotta. Una nota inviata ai comandi di vertice su personale, addestramento, impiego e sistemi d’arma in vista delle evoluzioni sullo scacchiere internazionale, “a seguito dei noti eventi” e “con effetto immediato“.
Nella circolare si precisa che “il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni e che tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale ready to move, senze vincoli di impiego operativo, anche ricorrendo all’istituto del ‘comando’. Tale linea d’azione rappresenta una priorità”, riporta la comunicazione. Un documento “ad esclusivo uso interno di carattere routinario”, è stato definito dallo Stato maggiore dell’esercito, “con cui il Vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell’esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che è sotto gli occhi di tutti”.

Secondo la circolare “tutte le attività addestrative anche quelle dei minori livelli ordinativi dovranno essere orientate al warfighting“. In merito viene disposto il rinvio di tutte le esercitazioni che non siano specificatamente indirizzate al mantenimento delle capacità operative rivolte alla prima e alla seconda missione.
Ciascun reggimento di artiglieria deve essere addestrato ad operare sia nel ruolo di supporto diretto che in quello di supporto generale.

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