Arrivano i taser per le forze dell’ordine: a chi e dove andranno

Taser già in uso dalle forze dell'ordine di sei città d'Italia: nella Capitale il primo arresto con la pistola storditrice

Da poche ore le forze dell’ordine di 6 città italiane, hanno aggiunto al loro equipaggiamento le pistole storditrici a impulso elettrico, i cosiddetti Taser. Una modifica alla dotazione delle armi delle forze di polizia che comporterà anche un differente approccio degli agenti in sede di fermi e di arresti. Ecco chi le ha ricevute e come potrà usarle.

Taser già in uso dalle forze dell’ordine di sei città d’Italia: nella Capitale il primo arresto con la pistola storditrice

Dopo le varie modifiche normative, l’aggiornamento e le prove del personale, nelle ultime ore le pistole storditrici T.A.S.E.R. (dall’inglese Thomas A. Swift’s Electric Rifle, il fucile elettrico inventato da Thomas A. Swift), sono entrate nella dotazione delle armi delle forze di polizia di Roma, Bari, Bologna, Firenze, Milano, Reggio Calabria e Brindisi.

L’utilizzo di questo strumento, si estenderà entro il mese di maggio fino a coprire 18 città italiane, con un potenziale di 4.482 armi a impulso elettrico, a disposizione degli equipaggi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con il principale scopo di ridurre i rischi per l’incolumità del personale impegnato nelle attività di prevenzione e controllo del territorio.

“Grazie all’adozione del dispositivo, le Forze di polizia saranno in grado di gestire in modo più efficace e sicuro le situazioni critiche e di pericoloha dichiarato la Ministra Luciana Lamorgese -. L’operatività del nuovo strumento è stata preceduta da uno specifico periodo di sperimentazione e un ciclo di formazione degli operatori in grado di garantire che la sua utilizzazione avvenga nel rispetto delle condizioni di sicurezza, tenuto conto dei soggetti coinvolti e del contesto ambientale“.

Parte delle oltre 4mila armi ad impulso elettrico, sono già entrate in uso da poche ore nella disponibilità di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, destinati ai servizi di prevenzione generale e pronto intervento in sei delle 14 città metropolitane destinate ad averlo nell’equipaggiamento, e sono in particolare Roma, Bari, Bologna, Firenze, Milano, Reggio Calabria, e Brindisi, come primo e al momento unico capoluogo di provincia.

Ecco in quali città il Taser entrerà in dotazione delle forze dell’ordine entro maggio 2022

A mancare all’appello sono quindi: Torino, Venezia, Genova, Napoli, Messina, Palermo, Catania, Cagliari, e i tre capoluoghi di provincia Caserta, Reggio Emilia e Padova, che ne entreranno in possesso entro la fine del mese di marzo 2022.

Per quanto riguarda l’estensione del servizio ai reparti delle restanti aree del territorio nazionale e delle specialità, l’operatività sarà gradualmente avviata a al termine del primo cronoprogramma.

Criteri per la determinazione dell’armamento delle forze di pubblica sicurezza e della Polizia di Stato

Le modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 1991, n. 359, che stabilisce i criteri per la determinazione dell’armamento in dotazione all’amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della polizia di Stato, che espleta funzioni di polizia, era stato approvato in sede di Consiglio dei Ministri il 17 gennaio 2020, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese. 

In quella data era stato approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, e con le nuove disposizioni era stato consentito un generale ammodernamento dell’armamento e del munizionamento in dotazione alla Polizia di Stato, in modo da adeguarlo alle attuali esigenze operative, con particolare riferimento alla dotazione ordinaria di reparto, per cui era stata prevista l’introduzione, per il personale adeguatamente addestrato, del Taser, ad impulsi elettrici.

La sperimentazione già autorizzata dall’articolo 8, comma 1-bis del decreto-legge 22 agosto 2014, n. 119, è stata poi prorogata fino alla data di quel Consiglio. L’impiego del Taser, come già prevede la normativa in vigore, dovrà sempre avvenire nel rispetto delle necessarie cautele per la salute e l’incolumità pubblica e secondo principi di precauzione condivisi con il Ministro della salute.

In sede di Consiglio, ad essere modificate sono state anche le norme sulle caratteristiche dello sfollagente, con l’obiettivo di renderlo più adatto allo svolgimento dei servizi di controllo del territorio a cavallo o da parte del personale della Polizia ferroviaria, e le caratteristiche di alcune armi da fuoco.

A Roma il primo intervento con Taser è stato effettuato dagli uomini del Commissariato Casilino

Intanto appena entrato in uso, il Taser è già stato utilizzato nella Capitale dagli agenti del commissariato Casilino, per immobilizzare un 53enne. L’uomo, per opporsi all’arresto aveva iniziato ad autolesionarsi con un coltello. (leggi qui).

Fuori dall’elenco di chi potrà usufruirne sono gli operanti della Polizia locale

Nella previsione circa l’assegnazione della pistola elettrica come strumento di tutela degli agenti delle forze dell’ordine, mancano le Polizie Locali, impiegate negli stessi servizi degli altri operatori di polizia, ma prive delle stesse tutele assistenziali e previdenziali. E i primi ad intervenire sulla decisione molto discussa della Lamorgese sono stati i sindacati delle Polizie Locali, dal SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) alla CISL FP di Roma Capitale e Rieti (leggi qui).

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Si oppone all’arresto, fermato dalla Polizia grazie al taser