Pistole elettriche: Lamorgese esclude di assegnarle alla Polizia locale

Al via l'assegnazione della pistola elettrica come strumento di tutela degli agenti: fuori dall'elenco di chi potrà usufruirne gli operanti della Polizia locale

polizia locale

Roma: arriva l’annuncio della Ministra Lamorgese per l’assegnazione delle pistole elettriche alle forze di Polizia. Ma i grandi assenti nell’elenco degli operanti che riceveranno questo strumento di tutela personale, sono come al solito gli agenti della Polizia Locale. A questa ennesime esclusione, non tarda ad arrivare la reazione di dissenso del SULPL, il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale.

Al via l’assegnazione della pistola elettrica come strumento di tutela degli agenti: fuori dall’elenco di chi potrà usufruirne gli operanti della Polizia locale

La Polizia Locale ancora discriminata, e stavolta dall’assegnazione delle pistole elettriche per la tutela personale degli agenti. Questa la decisione della Ministra Lamorgese in merito all’inserimento nell’equipaggiamento delle forze di polizia, e dopo un periodo sperimentale, le pistole elettriche.

Ennesima esclusione per le Polizie Locali, già costrette ad essere impiegate negli stessi servizi delle altre forze dell’ordine, ma prive delle stesse tutele assistenziali e previdenziali, e a seguito della quale il Segretario Romano Aggiunto SULPL Marco Milani ha diffuso una nota:

A Roma è ormai consuetudine essere impiegati negli sgomberi di appartamenti in quartieri difficili come San Basilio e Torbella Monaca, su disposizione del Prefetto ed è frustrante per i lavoratori, vedere i colleghi di altre forze operare con caschi, sfollagente ed altri strumenti di protezione individuale e essere invece considerati dalla propria amministrazione e dal governo, lavoratori di serie B. Sarebbe ora – conclude – che le organizzazioni sindacali tutte, si decidessero a pretendere parità di trattamento Concludono dal Sindacato”.

Aggressione di un agente della Polizia Locale dopo una semplice multa

Intanto proprio nelle ultime ore nel Comune di Segni un agente della Polizia Locale è stato aggredito e ferito a seguito di una semplice sanzione al Codice della Strada. 

L’operante che aveva elevato una semplice sanzione per un divieto di sosta, sarebbe stato raggiunto dal trasgressore un cittadino italiano di circa 50 anni residente a Segni, che ha dapprima seguito l’agente, per poi aggredirlo verbalmente, minacciarlo e poi ferirlo ad una spalla.

Il 50enne di Segni si sarebbe anche rifiutato di fornire le proprie generalità al Comandante della Polizia Locale, Dott. Antonio Valle arrivato in soccorso del proprio agente. Il cittadino per la sua azione potrebbe essere denunciato per resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale, per non aver fornito le proprie generalità e per gli altri reati che l’autorità giudiziaria riterrà perseguire.

Una nuova grave aggressione alle donne e agli uomini della Polizia Locale a seguito della quale Michele Marocco, Responsabile del Dipartimento Funzioni Locali della CISL FP di Roma Capitale e Rieti e di Antonio D’Agostino Responsabile Territoriale della CISL FP Roma Capitale e Rieti della Polizia Locale, hanno richiesto al Comune di Segni che si costituisca parte civile.

“Quanto accaduto a Segni è un ulteriore fatto gravissimo ed è purtroppo l’ennesimo episodio di aggressione ad agenti e ufficiali della Polizia Locale durante il compimento del loro servizio nel territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale. Inaccettabile che gli agenti ed ufficiali della Polizia Locale, intenti a fare rispettare il Codice della Strada ed a svolgere il proprio lavoro per il bene della collettività siano aggrediti, rischiando ancora una volta la loro incolumità e la loro salute – prosegue la nota -. Riteniamo necessario che al più presto sia approvata a livello nazionale la nuova Legge Quadro della Polizia Locale, agognata dalla categoria da decenni, al fine di prevedere la completa equiparazione delle tutele assistenziali, previdenziali e fiscali delle altre forze di polizia ad ordinamento statale, anche al fine di ottenere  l’entrata della Polizia Locale tra le categorie dei lavori usuranti o quantomeno gravosi visto l’altissimo numero di aggressioni, infortuni e malattie professionali”.

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