Valentano, l'antico borgo medievale della Tuscia che sovrasta il Lago di Bolsena offrendo un panorama mozzafiato
Comune di circa 2800 abitanti nell’alta Tuscia (provincia di Viterbo), Valentano, sorge su di un colle della catena dei Monti Volsini, a poco meno di 600 metri sopra il livello del mare. Il paese è circondato dalle vette degli Appennini, dal Monte Amiata e dai Monti Cimini, offrendo un panorama straordinario.
A differenza di tanti altri paesi del circondario, la parte moderna non appare predominante rispetto a quella antica. Il centro storico di Valentano è popolato e vissuto con entusiasmo come in epoca Rinascimentale, la fase storica di maggiore splendore del borgo.
Valentano è una meta ambita per chiunque intenda godersi un territorio ricco di attrattive turistiche, culturali e naturalistiche. Gode infatti di una posizione strategica, quasi centrale, ideale punto di partenza per raggiungere luoghi tra i più belli e ricercati dell’alto Lazio. Dista circa sette chilometri dal Lago di Bolsena e ancora meno da quello di Mezzano, l’incantevole specchio d’acqua, identificato con il Lacus Statoniensis descritto da Seneca e da Plinio il Vecchio, dove nasce il fiume Olpeta, affluente del Fiora.
Procedendo in direzione della vicina Ischia di Castro e poi dello splendido borgo di Farnese, si entra nella Riserva Naturale Regionale “Selva del Lamone”. Essa ospita le rovine di Rofalco, il leggendario avamposto etrusco espugnato dai romani nel 280 a.C. e quelle di Castro, l’antico borgo rinascimentale raso al suolo nel 1649. Non posso dimenticare la Cascata del Salabrone, una delle più spettacolari del Lazio, raggiungibile a piedi attraverso un sentiero che si perde nella natura selvaggia e incontaminata. Poco distante da Valentano, ritroviamo anche il Parco Archeologico e Naturalistico di Vulci con il Museo Nazionale Archeologico del Castello della Badia.
Da Valentano risultano facilmente raggiungibili anche le interessanti località al confine tra Lazio e Toscana quali Saturnia con le sue terme, Sovana con le necropoli etrusche, Pitigliano e Sorano, meravigliosi e caratteristici borghi.
Valentano ha una Storia che inizia fin dal Paleolitico superiore, proseguendo nel Neolitico. All’età del bronzo invece risalgono i villaggi palafitticoli di sponda, i cui resti sono stati rinvenuti proprio nel Lago di Mezzano insieme a tanti manufatti di uso comune (esposti nelle sale del Museo della Preistoria della Rocca Farnese di Valentano), testimonianza diretta dell’esistenza di una vasta comunità dedita all’allevamento e alla coltivazione del terreno. Seppur sussista l’ipotesi che Valentano tragga origine dalla leggendaria “Verentum”, una città etrusca mai identificata, le testimonianze della presenza degli Etruschi nel territorio sono sporadiche e limitate ad alcune località quali Spinetto, Vallone, Santa Lucia e sul Monte Becco che sovrasta il paese.
Per quanto riguarda il periodo medievale, Valentano compare in un registro dell’anno 813. Nel luogo, in seguito, sorse anche una sede dei cavalieri templari. Per tutto il 1300 fu al centro delle dispute tra feudatari locali. Furono i membri della celebre famiglia dei Farnese, divenuti signori del borgo nel 1368 ad arricchire Valentano degli edifici più significativi, giunti in tutto il loro splendore fini ai giorni nostri. Tra tutti l’imponente Rocca Farnese, le Chiese, le strutture difensive e la celebre Porta del Mascherone (chiamata così per via della maschera apotropaica con lingua di fuori che sovrasta l’arco), progettata da Jacopo Barozzi da Vignola (1507-1573), tra i più importanti architetti dell’epoca manierista. Il declino di Valentano seguì quello di Castro del cui ducato faceva parte. Nel 1700 il borgo tornò tra i possedimenti dello Stato Pontificio. La Rocca divenne un monastero di clausura fino al 1930.
Valentano, oltre alla già citata Rocca che ospita il Museo, vanta diversi monumenti di interesse storico-religioso tra cui la Chiesa collegiata di San Giovanni Apostolo ed Evangelista del XII secolo collocata vicino alla Rocca, quella di Santa Maria (XV secolo), costruita nella via principale del paese e già sede del ramo femminile della Confraternita dei flagellanti e la Chiesa di Santa Croce, situata fuori delle mura cittadine.
Valentano è un tipico paese medievale con edifici realizzati interamente in tufo. Con il suo ampio e meraviglioso panorama, sovrasta la conca del Lago di Bolsena. Dista poco più di 30 chilometri da Viterbo e alla stessa distanza troviamo lo splendido mare di Montalto di Castro. Un virtuale e centrale punto di incontro tra Storia, Archeologia e Natura in un borgo vivo, splendidamente mantenuto e famoso nella Tuscia per i numerosi eventi; dalla Fiera del Cedro alla Sagra del Bujone d’agnello, passando per l’affascinante Palio delle Contrade con corsa dei cavalli e corteo storico.
Valentano dista da roma circa 130 chilometri. Si raggiunge in due ore di macchina tramite l’A1/E35, l’E80, la Via Salaria (in direzione Strada Martana/SP7 a Fiera di Viterbo) e l’A12, (proseguendo per la Statale Aurelia fino a Montalto di Castro, infine per Canino/Valentano).
Bibliografia, sitografia e note:
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