Ostia, tutta la riserva naturale del Litorale Romano “No drone zone”

All'esame dell'Enac la richiesta di estendere la "no drone zone" all'intera Riserva del Litorale a tutela dei volatili

Ostia: presto l’immensa distesa naturalistica di quasi 8.000 ettari di terreno della Riserva Naturale del Litorale Romano, e tutta la sua fauna, specialmente volatile, saranno una “NO DRONE ZONE” o se preferite una zona “DRONE FREE”.

L’iniziativa di una “No Drone Zone” è stata fatta all’Enac dalla Commissione di Riserva

Questa è stata una iniziativa a cui ha dato impulso Matteo Signori, membro della commissione, in quanto spiega che l’uso dei droni per foto e riprese in aree naturali è sempre più diffuso, ma mina la sicurezza della fauna.

In particolare, purtroppo gli uccelli e gli altri animali selvatici percepiscono i droni come una minaccia che li stressa, li spinge a fuggire o li spinge ad attaccare: una fonte di disturbo che può compromettere la loro sopravvivenza e il loro successo riproduttivo.

Per questo motivo – spiega – la Commissione di Riserva di cui faccio parte ha richiesto a ENAC, attraverso Roma Capitale, l’istituzione di una NO DRONE ZONE su tutto il territorio della Riserva in applicazione della Legge 394/1991”.

Riteniamo – rammenta signori – che questo sia un divieto che riteniamo doveroso per tutelare il benessere degli animali selvatici, elemento fondamentale delle nostre aree naturali protette, così da proteggerli sotto tutti i punti di vista”.

Nel dettaglio – evidenzia Signori – mi preme ricordare che sono solo 3 le deroghe a questa legge: le riprese fatte a scopo scientifico, quindi promosse da enti come le università, le ricerche fatte per difendere la pubblica incolumità e tutti i controlli fatti a scopo anti-incendio”. Al di fuori di questo, ci auguriamo che l’Enac, Ente Nazionale per l’aviazione civile, già la prossima settimana istituisca la “No drone zone” in tutto il perimetro immenso della riserva, in risposta alla lettera ufficiale che abbiamo inviato loro già questa settimana, ovviamente fatte salve le zone abitate, per poter far sì che questo piccolo grande risultato possa diventare realtà”.

In realtà questa estensione per fini faunistici del divieto di volo per i droni sarebbe una estensione, in quanto già da diversi anni i droni sono interdetti in un raggio di 5 km dal perimetro aeroportuale di Fiumicino e Pratica di Mare.

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