Dopo De Vecchis anche Mambor lascia la Lega

E' stato l'ormai ex co-coordinatore della Lega nel X Municipio a spiegare le ragioni della decisione tramite la sua pagina Facebook.

lega mambor

La Lega continua a perdere pezzi nel litorale romano. Dopo il passaggio ad ItalExit del senatore di Fiumicino William De Vecchis (leggi qui) è la volta del co-coordinatore territoriale del X Municipio di Roma Massimiliano Mambor.

E’ stato lo stesso Mambor a spiegare le ragioni della decisione tramite la sua pagina Facebook. Ecco uno stralcio della lettera rivolta ad amici ed estimatori.

Uno stralcio della lettera dell’ormai ex co-coordinatore della Lega nel X Municipio

“E’ stata una decisione dettata da riflessioni di carattere personale che mi portano a non poter più offrire il mio supporto al partito ed al gruppo territoriale.

Visto anche quanto sta accadendo a livello nazionale i presupposti a livello politico e le linee guida per cui avevo scelto di aderire a questo gruppo sono venuti secondo il mio modo di intendere a mancare.

Non riesco più a riconoscermi in questa politica a mio avviso priva d’identità, opinione che riservo in questo momento a tutte le compagini partitiche, impegnate in un gioco di ruolo dove a perdere sono solo i cittadini italiani.

In questo momento a chi importa più della presenza di una buca sul manto stradale quando nelle case arrivano bollette di luce e gas che per importo si fa difficoltà a distinguere dal bollettino rata mutuo della casa, oppure quando si deve fare benzina a ormai quasi 2 euro al litro, o fare la spesa a prezzi raddoppiati rispetto allo scorso anno o al fatto che non si ha piu un lavoro.

Sono prima di tutto quindi un cittadino e la mia coerenza non mi consente più di proseguire in questo percorso. In questo momento ho solo bisogno di un po di decompressione e di riflettere”.

Lega: il recente precedente del senatore De Vecchis

L’altro ieri, giovedì 17 febbraio, ragioni simili avevano portato anche il senatore William De Vecchis a lasciare la Lega: “Quest’oggi – scriveva – il rispetto per i miei elettori e per il mio mandato hanno portato a questa decisione. Ho combattuto per rappresentare in aula il sovranismo che l’Italia merita, ho combattuto contro l’immigrazione incontrollata, ho combattuto per le libertà individuali.

Per questo non posso più dare alcuna fiducia al governo Draghi, a chi lo sostiene in Parlamento e fuori dal Parlamento, a chi continua a sostenere uno strumento inutile e liberticida come il Green pass”. 

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