Ostia e Acilia, con Ama il recupero delle batterie al litio: ecco dove

L'inziativa Ama durerà tre mesi e riguarderà tutti i dispositivi con batteria al litio incorporata giunti a fine ciclo vitale

Gettare (senza inquinare) gli elettrodomestici che contengono batterie ricaricabili incorporate non è agevole. C’è il problema, infatti, di separare la parte elettronica dalle batterie. Ama ha individuato la risposta. E’scattato ieri, 14 febbraio, il progetto pilota per il recupero di apparecchiature elettriche esauste promosso da Ama, per la raccolta differenziata separata dei dispositivi con batterie al litio incorporate.

L’inziativa durerà 3 mesi e riguarderà tutti i dispositivi con batteria al litio incorporata giunti a fine ciclo vitale

La sperimentazione, promossa dal Centro di Coordinamento RAEE –  Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche  – in collaborazione con l’azienda municipalizzata, vede per la prima volta in Italia la differenziazione mirata di questa specifica tipologia di rifiuto elettronico. Si tratta di cellulari, telecomandi, giocattoli, apparecchi radiofonici, prodotti per la cura e la bellezza della persona che presentano batterie ricaricabili, al litio dunque, e che possono essere avviati al ciclo dei rifiuti senza timore di inquinare.

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Il progetto durerà 3 mesi ed interesserà non solo i due del litorale  nel X Municipio ad Ostia (piazza Giovanni Battista Bottero 8) ed Acilia (via di Macchia Saponara 7-9, ad angolo con via Domenico Morelli) ma anche il Centro di raccolta Battistini nel XIV Municipio situato in via Mattia Battistini 545.

In queste strutture, ormai operative tutti i giorni feriali, sia la mattina sia il pomeriggio, e aperte stabilmente anche la domenica mattina, i cittadini della capitale potranno portare separatamente le piccole apparecchiature elettriche ed elettroniche dotate di batterie al litio (cellulari, telecomandi, giocattoli, apparecchi radiofonici, prodotti per la cura e la bellezza della persona, ecc.) in appositi contenitori di raccolta, collocati accanto a quelli dedicati a tutti gli altri Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Per l’appunto denominati con l’acronico RAEE) della medesima categoria.

Per intercettare i maggiori volumi possibili di questi materiali, la scelta della Municipalizzata capitolina per l’Ambiente è caduta sui Centri di raccolta statisticamente più utilizzati dai cittadini: sono stati infatti oltre 43 mila i romani che si sono recati complessivamente presso le 3 strutture individuate tra metà dicembre e la fine dello scorso mese di gennaio.

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AMA e Centro di Coordinamento RAEE contano nella collaborazione dei cittadini per poter testare la filiera di recupero di questi apparecchi con batterie al litio, nell’ottica di una corretta politica di prevenzione contro i rischi legati alla gestione di una “particolare” tipologia di rifiuto elettronico e a beneficio e tutela di tutti gli attori della filiera.

Diventa infatti molto importante sottolineare che le batterie al litio possono surriscaldarsi se schiacciate o deformate. Il fenomeno è pressoché nullo finché le batterie sono utilizzate, mentre il rischio aumenta a dismisura quando questi prodotti elettronici giungono alla fine del loro ciclo vitale, diventano per l’appunto RAEE e vengono stoccati in grandi quantitativi per essere avviati alla procedura di riciclo.

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