Roma, pestato dal branco: individuati in 3 dopo quattro mesi di indagini

Decisive le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona dell'aggressione

arresti

Roma: Una rapina perpetrata dal branco ed avvenuta il 19 ottobre 2021 (Leggi Qui) intorno alle 23.30 aveva trovato un epilogo positivo con la cattura di 3 dei 5 ragazzi che avevano malmenato e derubato un loro coetaneo all’uscita di una sala giochi, in zona Tuscolana e, oltre ai provvedimenti già presi, ne sono stati emessi altri ai danni degli aggressori con nuovi particolari che si sono aggiunti alla vicenda.

Decisive le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona dell’aggressione

All’epoca dei fatti la vittima si trovava con il fratello ed era stato assalito violentemente da un gruppo di 5 giovani che lo accusavano di aver loro rubato un cellulare.

I due fratelli aggrediti le provarono tutte per salvarsi, dividendosi ed i malviventi inseguirono solo uno di loro. Dopo averlo raggiunto gli sferrarono calci e pugni in serie, senza alcuna pietà, provocandogli un trauma cranico facciale, rubandogli il telefonino e dileguandosi nella notte.

La polizia di Stato soccorse il malcapitato ma non riuscì a trovare gli autori materiali della violenza e dalla denuncia del ragazzo, il giorno seguente, partirono indagini fitte che durarono fino ad oggi.

Dopo mesi di rilievi, confrontando i dati della denuncia ed i filmati a circuito chiuso delle telecamere degli esercizi commerciali della zona, gli agenti riescono a risalire all’identità di 3 dei dei 5 autori del reato: R.L.B.F., romano di 22 anni; O.A.H.A., romano di 20 anni e C.M., romano di 19 anni, che sono stati tutti arrestati.

Gli ultimi provvedimenti ai danni degli aggressori

Ai primi 2 è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla caserma dei carabinieri di zona e il divieto di avvicinamento all’abitazione della vittima, con obbligo di mantenere la distanza di almeno 200 metri dalla stessa mentre al terzo sono stati invece dati gli arresti domiciliari.

Nei confronti di tutti e 3 il Questore ha in aggiunta emesso oltre alle misure prese a gennaio, per la durata di 2 anni, il provvedimento del DACUR, acronimo di “Divieto di accesso in aree urbane – che prevede il divieto di accedere ai locali pubblici o esercizi analoghi, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi, ubicati nell’area urbana ove è avvenuta l’aggressione, viene pertanto autorizzato solo il transito, senza potervi sostare.

Se gli aggressori non rispetteranno questo provvedimento, la trasgressione di questa misura viene punita per legge con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e con la multa da 8000 a 20000 euro.

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