Si è arresa al male incurabile che la perseguitava da qualche tempo. Elisabetta Rossigno lo ha fatto con coraggio e dignità, salutando prima del commiato tutti i suoi affezionatissimi amici del Cineclub, iniziativa che ha condotto fino all’ultimo.
Ci lascia Elisabetta Rossigno, fondatrice e instancabile animatrice del Cineclub Cineland che conta 2000 iscritti. Importanti registi e attori sono stati tra i suoi ospiti
Se ne va con Elisabetta Rossigno, 74 anni, un pezzo della storia di Ostia. Insieme con la gemella Rosalba erano nate nel 1947 in una casa di viale della Marina 3, proprio al centro, davanti all’Ufficio postale, figlie di Luigi, uno dei pionieri della cittadina balneare. Il padre era originario di un paesino della Puglia in provincia di Lecce e, dopo aver vissuto a Bengasi, in Libia, arrivò a Ostia nel 1941. Luigi Rossigno, dopo lo sfollamento bellico di Ostia trascorso alla Garbatella, rientrò al Lido nel 1945 e aprì con il fratello Antonio un negozio di elettricità, sempre in viale della Marina. Quell’attività è tuttora in opera grazie a Stefano, figlio di Antonio Rossigno.
Sposata e poi rimasta vedova, madre di tre figli, Daniele, Mauro e Riccardo, Elisabetta Rossigno è stata a lungo dirigente della Tirrenia Assicurazioni ma è nota a Ostia per la militanza ai vertici della raccolta pubblicitaria per il settimanale Metropolit prima e poi per la fondazione del Cineclub Cineland.
Pressochè contemporaneo alla nascita del multisala di Ostia, datata dicembre 1999, il Cineclub per diversi anni ha funzionato da “catalizzatore” dell’attenzione degli studenti verso il cinema con proiezioni riservate agli studenti di diversi istituti della cittadina. Successivamente si è esteso anche oltre il mondo scolastico coinvolgendo migliaia di utenti al doppio spettacolo che ogni settimana veniva proiettato a Cineland con la partecipazione di critici cinematografici e di alcuni dei registi e/ interpreti.
Tra gli ospiti che hanno preso parte alle proiezioni, si ricordano Nanni Moretti, Silvio Muccino, Ferzan Ozpetek, Massimiliano Gallo, Marco Giallini, Francesca Mazzoleni, Thomas Torelli e tanti altri. Nell’ultima stagione del Cineclub (leggi qui), ripreso dopo il lockdown da pandemia, ha raccolto quasi 2000 iscritti. Tutti raggiunti da un messaggio di saluto che la stessa Elisabetta ha diffuso via whatsapp quando ha capito che stava per arrendersi al male.
Il ricordo del professor Di Siena
Elisabetta Rossigno era una donna mite, generosa, defilata dalla vita sociale e non amava mettersi sotto i riflettori. “Il cinema deve moltissimo a lei – commenta Giuseppe Di Siena, già professore di Storia e Filosofia, uno dei critici che collabora con il Cineclub – Con la sua iniziativa ha avvicinato tanti spettatori a imparare la grammatica dei film. Con determinazione, documentandosi con profonda competenza, anche con gusti che a volte non ci trovavano concordi, ha portato avanti un lavoro fatto di passione e di amicizia all’insegna del cinema. Il dolore che provo è per un evento che in qualche modo era atteso ma che ci lascia sgomenti, anche per il messaggio che ha lanciato prima di lasciarci. Oltre che addolorati, ci ha lasciato attoniti perché Elisabetta era una combattente e lo prova il fatto che appena una settimana fa stavamo già programmando la proiezione del docufilm di Giuseppe Tornatore su Ennio Morricone”.
I funerali di Elisabetta Rossigno saranno celebrati domani, sabato 5 febbraio, alle ore 15,00 presso la chiesa di Regina Pacis. Oltre ai figli Daniele, Mauro e Riccardo, la piangono le sorelle Milvia e Rosalba.
“The french dispatch”: il giornalismo gentile protagonista del Cineclub Cineland