Roma, scontri per lo sgombero di Casapound: sei poliziotti feriti

Operazioni di sgombero iniziate dalla polizia questa mattina alle ore 6 presso il circolo futurista in via degli Orti di Malabarba a Casalbertone

Foto di repertorio

Roma: scontri e sei poliziotti feriti nel corso delle operazioni di sgombero dei locali occupati in modo abusivo nel circolo Futurista di Casapound in via degli Orti di Malabarba, nel quartiere Casalbertone – Portonaccio.

Operazioni di sgombero iniziate dalla polizia questa mattina alle ore 6 presso il circolo futurista in via degli Orti di Malabarba a Casalbertone

La polizia ha iniziato l’intervento questa mattina, 20 gennaio alle ore 6, ma ad attendere il suo arrivo sul posto c’erano già decine di persone, per la maggior parte a volto coperto, che all’arrivo degli agenti erano in assetto da ordine pubblico.

Momenti di grande tensione con lanci di fumogeni,  diverse cariche da parte dei manifestanti di estrema destra, che non ne volevano sapere di allontanarsi dall’ingresso dello stabile, con la polizia impegnata a respingerli.

I fatti

All’inizio delle operazioni di sgombero, di fronte all’ingresso del circolo futurista circa 40 aderenti a Casapound, muniti di caschi e protezioni, hanno tentato di evitare che le operazioni di sgombero fossero eseguite. All’esito di un’attività di mediazione infruttuosa, essi si sono posti  davanti all’ingresso del circolo, per impedire l’accesso della Forza Pubblica. Trascorsi alcuni minuti il personale inquadrato della Polizia di Stato, presente con circa 50 unità, è avanzato con l’intenzione di far indietreggiare i manifestanti; questi, in tutta risposta, hanno lanciato contro gli agenti  9 fumogeni ed almeno 2  bombe carta, frapponendo una resistenza attiva contro gli operanti.

A quel punto la Polizia di Stato ha dovuto procedere ad allontanare i manifestanti utilizzando una forza proporzionata e necessaria, anche con uso di alcuni lacrimogeni a mano, necessari per vincere la resistenza degli attivisti, i quali si allontanavano subito dall’ingresso.

Negli attimi di concitazione sono stati feriti sei agenti del Reparto Mobile, uno in particolare, il capo squadra, è stato trasportato al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I per aver ricevuto un forte colpo al naso e allo zigomo sinistro, con probabile frattura, la cui diagnosi richiede valutazioni strumentali.

Le operazioni di sgombero sono poi proseguite senza altre criticità. Sono in corso da parte degli investigatori della Polizia di Stato le operazioni di identificazione delle persone che hanno partecipato attivamente all’azione.

In base alle prime ricostruzioni arrivate dalla prefettura, sull’immobile del Circolo Casapound a Casal Bertone “Gravava un provvedimento di sequestro preventivo emanato già mesi fa dall’autorità giudiziaria che si è deciso di rendere esecutivo anche in considerazione del fatto che nello stabile non risiedevano persone”.

Oltretutto lo stabile – evidenzia la prefettura – oltre a fungere da circolo culturale, serviva anche da locale era adibito a magazzino per lo stoccaggio di una attività imprenditoriale.

Due attivisti, tra cui Luca Marsella – già consigliere a Ostia – sono stati arrestati durante gli scontri di stamani dalla polizia e poi rilasciati. Il circolo era presente nel territorio da quasi 15 anni.

Il discusso piano sgomberi in prefettura viaggia su due binari distinti: da una parte per le occupazioni di stabili da parte di nuclei e famiglie a scopo alloggiativo, la linea guida resasi necessaria anche dalla più recente normativa, è di trovare agli occupanti meno abbienti e con vere necessità un alloggio alternativo e di non ricorrere all’utilizzo della forza pubblica, come nel caso della scorsa estate per liberare l’edificio di viale del Caravaggio.

Al contrario, dove non sussistono “motivi di fragilità”, si ricorre alla forza pubblica.

Adesso, però, la lista degli immobili da recuperare viene decisa anche in base ai decreti di sequestro preventivi emanati dall’autorità giudiziaria. Sotto esame vi è ora un’altra occupazione di Cpi, la più importante di tutte ovvero quella della sede nel grande palazzo di via Napoleone III al quartiere Esquilino di Roma.

La posizione di Casapound sull’accaduto: “Gravissimo quello che è successo”

“Quello che è successo è gravissimo: ogni forma di dissenso viene repressa a suon di lacrimogeni e manganelli. La motivazione è ovvia: la decisione di questo sgombero lampo arriva dopo le proteste contro il governo Draghi. Siamo stati gli unici a scendere in piazza e questa è la conseguenza”. Questo è quanto dichiara Luca Marsella, già consigliere a Ostia, fermato durante i momenti di tensione di questa mattina per lo sgombero del Circolo Futurista di Casal Bertone.

“A Roma ci sono decine e decine di centri sociali e occupazioni di immigrati giunti più volte alle cronache per spaccio di droga e addirittura stupri, ma Gualtieri si presenta a Roma accanendosi contro una delle poche occupazioni dove non sventola la bandiera rossa, attiva da 13 anni e protagonista di tantissime iniziative di solidarietà e cultura», sottolinea Marsella. “Evidentemente – prosegue Marsella – voci libere, che non hanno paura di prendere posizione, sono scomode per una classe politica asservita e imbelle. Una classe politica che si illude di fermarci sgomberando come ripicca le nostre sedi: con o senza, ci troverete”.

L’ammirazione del Questore

«Il Questore di Roma, Mario Della Cioppa, esprime tutta la sua ammirazione per la professionalità del personale della Polizia di Stato che oggi ha svolto l’impeccabile servizio a supporto della Polizia Locale che doveva eseguire un provvedimento dell’ Autorità Giudiziaria, e totale solidarietà nei riguardi degli agenti feriti». Così è sottoscritto in una nota della Questura di Roma.

In questo articolo la protesta del rappresentante sindacale degli agenti che lamenta l’impreparazione della Polizia locale per simili eventi.

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Polizia: sgombero di immobili occupati da Casapound e da un centro sociale