A quasi quattro anni dalla morte di Elena Aubry (Leggi Qui), lunedì prossimo alle 11 si terrà l’udienza preliminare del processo per la giovane motociclista che a soli 26 anni perse la vita in sella alla sua moto sulla via Ostiense.
Lunedì prossimo alle ore 11 ci sarà l’udienza preliminare riguardo alla giovane motociclista che in sella alla sua moto perse la vita sulla via Ostiense. La madre parla al microfono di Francesca Del Mastro
Un evento che assume una valenza importante, perché il processo di Elena non è solo di Elena. Al microfono di Francesca Del Mastro è stata intervistata la madre di Elena, Graziella Viviano che dice, accorata: “Dopo quattro anni, dover tornare a rivivere l’evento, essere riportata a terra, pensare che tua figlia non c’è più, è qualcosa di pesante, indubbiamente molto pesante, però spero che finalmente venga fatta giustizia, non solo per Elena, ma per tutti quanti”.
Sono otto gli imputati tra funzionari comunali e responsabili della ditta di manutenzione che dovranno rispondere di omicidio stradale.
“Già da un anno fa – spiega la madre di Elena – da quando questo grande magistrato che penso mi sia stato mandato dal cielo, la Dottoressa Condemi, ha per la prima volta in Italia portato sul banco degli imputati l’Ente, l’istituzione, il gestore della strada, da quel momento in poi ha cominciato a cambiare quello che è l’orientamento della magistratura, sono uscite anche delle sentenze dove per la prima volta in Italia veniva stabilita questa responsabilità”.
“Quindi – seguita la signora Viviano – immaginate quanto sia importante questo processo perché non si tratta solo di Elena, ma si stabiliscono dei princìpi che saranno quelli che poi salveranno la vita a tante persone, perché quando un comune, una regione, sa che se non si occupa delle strade, ne risponde penalmente, a questo punto sarà suo interesse cambiare la priorità dei suoi investimenti e delle sue spese”.
A precisa domanda su quanto sia importante questo momento che la madre di Elena sta Vivendo, lei risponde: “Beh, quando perdi un figlio, perdi un ‘investimento d’amore’, ma poi quando ti muore per una causa assurda, è morta in una arteria romana importantissima e non doveva succedere una cosa del genere proprio a lei che era una persona che aveva tutto per non morire, capacità ed indumenti tecnici ma c’era una strada che aveva tutto per ucciderla, ha vinto la strada”.
Alla domanda se questi saranno gli elementi che la mamma utilizzerà e farà valere al processo per Elena, lei stessa risponde: “Io credo che questa sia la cosa fondamentale, ho incominciato la battaglia dicendo ‘ma se è morta Elena, che aveva tutto per non morire, gli altri che faranno?’”.
SERVIZIO VIDEO DI FRANCESCA DEL MASTRO
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