Ostia e Infernetto, via gli alberi dalle strade. L’assessore: “Dovremo fare un piano alternativo”

Parla l’assessore all’Ambiente del X Municipio: “Il regolamento del verde pubblico nega la messa a dimora di alberi su marciapiedi e strade prive di alcune caratteristiche”

L'operazione di deceppamento condotta in decine di asole una volta occupate da alberi

In corso Duca di Genova e su viale di Castelporziano gli alberi abbattuti perché malati o pericolosi non potranno essere sostituiti, almeno per ora. Lo impedisce il Regolamento del verde approvato dall’amministrazione pentastellata a guida Raggi. Tuttavia l’assessore all’Ambiente del X Municipio, Valentina Prodon, promette un nuovo piano per restituire a strade e marciapiedi alcune specie di alberi meno “problematici”.

Parla l’assessore all’Ambiente del X Municipio: “Il regolamento del verde pubblico nega la messa a dimora di alberi su marciapiedi e strade prive di alcune caratteristiche”

A sollevare la questione è stato il nostro articolo dal titolo ‘Ostia ecologia solo a parole: toppe d’asfalto al posto degli alberi morti‘ (leggi qui) nel quale si denunciava la mancata messa a dimora di nuovi alberi nei punti in cui erano stati abbattuti e deceppate le rispettive radici.

In molte delle strade citate – spiegano l’assessore Valentina Prodon insieme al suo collega delegato ai Lavori Pubblici, Guglielmo Calceranonon è possibile l’immediata messa a dimora di essenze arboree corrispondenti a quelle rimosse, poiché il Regolamento del verde pubblico e privato approvato dall’Assemblea capitolina a giugno scorso impone il rispetto di nuovi criteri spaziali (ampiezza delle tazze, distanza dai palazzi e dal bordo stradale) incompatibili con la mera sostituzione degli alberi già in sede”.

Per questo motivo gli alberi destinati a corso Duca di Genova e via Stefano Cansacchi a  Ostia e a viale di Castelporziano (leggi qui) all’Infernetto, non saranno sostituiti da nuove essenze, benchè previste dai rispettivi appalti. I nuovi alberi saranno posizionati in parchi e giardini pubblici. “Il regolamento – chiarisce Prodon – fissa termini precisi riguardo agli ingombri del fusto che devono essere tali che sui marciapiedi possa essere garantito il passaggio delle carrozzine. Gli alberi, poi, devono osservare un certo distacco dai palazzi per evitare che le fronde entrino nelle case. Infine, vanno considerate solo quelle piante che con le loro radici non modificano la pavimentazione creando danni e pericoli per pedoni e veicoli”.

Tutto ciò significa che si dovrà fare a meno di alberi sul strade concepite qualche decennio fa? O che, tutt’al più, dovremo sperare in un futuro di cipressi, unici alberi con radici verticali?Nel rispetto del Regolamento del verde – si impegnano gli assessori Prodon e Calcerano – sarà nostra cura avviare l’adozione di un progetto unitario, con la collaborazione dell’ufficio strade, che possa prevedere la messa a dimora di un maggior numero di alberi rispetto al patrimonio esistente, congiuntamente al rifacimento dei marciapiedi, per contrastare inquinamento e cambiamento climatico, e per una migliore e più sicura fruibilità“.

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Ostia, ecologia solo a parole: toppe d’asfalto al posto degli alberi morti