Al via alla realizzazione dell'impianto di videosorveglianza della Pineta di Castelfusano: ecco dove saranno le telecamere
Ostia: la Commissione di Riserva del Litorale Romano, ha rilasciato parere positivo per l’istallazione di un sistema di videosorveglianza per la Pineta di Castelfusano. I dettagli.
E’ arrivato l’ok a procedere dalla Commissione della Riserva del Litorale Roma per il sistema di videosorveglanza nella Pineta di Castelfusano, si comporrà di 18 telecamere wireless che rileveranno gli accessi di persone e veicoli nell’area della pineta, comunicandoli in tempo reale alle forze dell’ordine.
L’intervento, destinato a potenziare il controllo dell’ordine pubblico, la prevenzione degli incendi e la tutela ambientale del parco urbano più grande di Roma, è frutto della collaborazione tra Leonardo S.p.a., Roma Capitale e Riserva del Litorale Romano.
“Sono 9 varchi, ognuno con 2 telecamere e relativi pannelli solari e batterie – ha dichiarato Matteo Signori, Commissario della Riserva Statale del Litorale Romano -. Verranno posizionati lungo il perimetro della parte sud di Castefusano, su Via del Lido di Castelporziano, Litoranea e Cristoforo Colombo, che è la parte di maggior pregio ambientale e anche la più a rischio incendi”.
Il progetto di controllo e messa in sicurezza della pineta di Castel Fusano, attraverso l’innovativo sistema di sorveglianza realizzato da Leonardo spa, era stato presentato dall’ex sindaca di Roma Virginia Raggi durante l’estate.
Il sistema presentato a luglio prevedeva un piano strutturato con sensori, satelliti e droni, gestito dalla sala di controllo del Dipartimento Tutela Ambientale, collocata all’interno del parco, insieme alla vicina Centrale Operativa Interforze COI, e fruibile anche dalla Sala Sistema Roma della Polizia Locale e dalla Sala Operativa della Protezione Civile capitolina, con informazioni disponibili, secondo le proprie specificità, per tutti gli enti impegnati nella sicurezza del parco.
Un potenziale di satelliti, droni, sistemi anti-incendio ad alta risoluzione e sensori video-acustici, per il pattugliamento e l’acquisizione di immagini anche in notturna, in grado di rilevare automaticamente eventi critici, e monitorare in tempo reale la situazione dell’area, con la possibilità di intervenire tempestivamente sul territorio della Pineta di Castel Fusano.
La scorsa settimana, la Commisione ha intanto approvato l’installazione di queste 18 telecamere wireless per rilavare gli accessi di persone e veicoli nell’area della pineta.
E’ intanto in piedi, con parere favorevole di Riserva e Leonardo Spa, e in attesa dell’ok del Comune di Roma, anche la proposta per la realizzazione di una ZTL (Zona a Traffico Limitato) notturna per Via del Lido di Castelporziano. Il documento, è stato inviato direttamente all’Ufficio Riserva del Dipartimento Ambiente di Roma Capitale, ed ora la Commissione è in attesa di una positiva risposta.
“La Commissione – spiega Matteo Signori – ha facoltà di proporre al Comune di Roma progetti, idee e miglioramenti, e per questo, mentre stavamo valutando il progetto di video-sorveglianza a mezzo drone della Pineta, ci siamo resi conto che il drone aveva una limitazione nelle ore notturne, e che c’era la possibilità di utilizzare in quella specifica strada, non è più lunga di 3km e mezzo, e con quasi nessuna abitazione, lo strumento della ZTL”.
Il testo è inserito tra le prescrizioni del nulla osta della Commissione sull’utilizzo dei droni come strumento di sorveglianza per la Pineta di Castelfusano che è stato inviato agli Uffici della Riserva e protocollato la scorsa estate:
“Considerato infine quanto indicato all’art 4 comma 1 del DM. 29.03.96, la Commissione raccomanda fortemente che, al fine di ottimizzare il monitoraggio e controllo in orario notturno, contrastare il degrado sociale e ambientale e per tutelare l’incolumità della fauna selvatica durante il transito per raggiungere i siti di approvvigionamento idrico, venga predisposta una Zona di Traffico Limitato notturna lungo Via del Lido di Castelporziano, che parta dall’intersezione con Via di Castelporziano e finisca all’intersezione con Via Litoranea, esclusi i residenti e transito destinato ad aree interne, segnalata con apposita cartellonistica e/o con sistemi di monitoraggio video secondo quanto indicato dalla normativa vigente del Codice della Strada”.
I vantaggi di questa soluzione sarebbero quelli di un maggior controllo del fenomeno delle discariche abusive, ma anche quello delle uccisioni di animali selvatici da parte dei veicoli. Anche questo strumento insomma, potrebbe facilitare il controllo da parte delle Forze dell’ordine di ben 450 ettari di Riserva, e preservare la Pineta dal rischio incendi.
Nel 2017, i due incendi del 17 e del 21 di luglio, distrussero 45 ettari di boscaglia e macchia mediterranea nel parco di Castel Fusano, come raccontavamo in questo articolo (leggi qui) in cui mettevamo in evidenza anche quanto fosse presente, lo scandaloso fenomeno della prostituzione stanziale su via del Lido di Castelporziano, via della Villa di Plinio e via Cristoforo Colombo, con trans e donne che si prostituiscono nascosti tra i cespugli a bordo strada, un vero e proprio teatro di sfruttamento criminale e possibile innesco di focolai accidentali.
“Una Ztl notturna – prosegue Signori – garantirebbe il transito ai soli residenti, quindi quelli di Via del Lido di Castelporziano e quelli di Via Marebbe, o a chi può dimostrare di essere indirizzato verso aree interne. Impedendo a tutti gli altri il transito, e soprattutto, tra questi, ai clienti delle prostitute. Si tenta di agire sulla domanda per speriamo, eliminare l’offerta. Consideriamo oltretutto che parliamo di un’area di pregio di una Riserva naturale, e un quadrante in cui il racket della prostituzione molto troppo presente è stato spesso causa indiretta anche di incendi. C’è poi il problema ingente delle discariche di materiali edili che avvengono prevalentemente nelle ore notturne al quale, questa proposta potrebbe forse seriamente porre rimedio – conclude Signori – oltre al problema sempre più grave e frequente delle uccisioni degli animali, che attraversano regolarmente quel tratto di strada per cercare fonti di acqua dolce per abbeverarsi, in estate più che mai”.
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