All’indomani dell’intervento di Luciana Lamorgese a Montecitorio e Palazzo Madama, sugli eventi di Piazzale Flaminio, tra alcuni senatori resta soprattutto la perplessità su alcune dichiarazioni della Ministra, in merito alla funzione un po’ azzardatamente attribuita all’agente di Polizia ripreso nel video degli scontri, e divenuto noto in qualità di “misuratore della forza e del rischio di ribaltamento”. E così da oggi, proprio su questa versione dei fatti, il web si è riempito di messaggi e vignette virali, inventate per lo più proprio da esponenti delle Forze dell’ordine.
Misuratori di rischio ribaltamento: quella nuova competenza della forze dell’ordine, che fa esplodere battute sul web
Non convince la spiegazione dalla Lamorgese sulla funzione dell’agente “spingitore” per dirla alla Guzzanti, intervenuto durante gli scontri del 9 ottobre scorso alla sede della CGIL a Piazzale Flaminio.
E i primi che sembra non vogliano assecondare questo escamotage del Ministro, utilizzato per fugare i dubbi sul retroscena degli agenti infiltrati, e sulla funzione di quell’operatore di polizia in borghese, tra i violenti che tentavano di ribaltare un blindato, sono proprio gli addetti ai lavori.
E forse per spezzare le tensioni di 10 giorni di scontri e manifestazioni in tutta Italia, e ironizzare su quella spiegazione (leggi qui), un po’ strampalata e arrampicata sugli specchi, innumerevoli “meme”, con messaggi e vignette piuttosto coerenti, rispetto all’inventiva della Ministra, sono apparsi da stamattina sul web, tra i gruppi social più frequentati dagli operatori delle forze dell’ordine.
Dalla rivisitazione della famosa citazione de “Il Gladiatore” all’invenzione di un vero e proprio Nucleo specializzato, fino ad un finto volantino per iscriversi al primo corso per “Misuratore di dondolamento”.
“Gli agenti non sono uno strumento di oscure finalità politiche: è un’accusa ingiusta, che getta un’ombra inaccettabile sull’operato delle forze dell’ordine“, con queste parole il Ministro Lamorgese si era difesa ieri, di fronte al Parlamento e Senato, rifiutando, quella lettura politica che tende ad accreditare la tesi di un “disegno assecondato da comportamento” (leggi qui).
E in particolare sull’agente al centro delle polemiche, giustificato con un “ruolo” ben definito nella vicenda del blindato, il Ministro aveva chiarito, che lo stesso, più tardi aggredito da un manifestante, aveva si reagito in modo scomposto, ma che per questo motivo si era auto-segnalato.
Ma i fiumi di polemiche e insinuazioni anche sull’operato insufficiente, sono arrivate dopo dieci giorni di tensioni per le manifestazioni dei No Green Pass, e iniziate ad effetto valanga proprio con gli scontri a Roma del 9 ottobre, per passare a Milano sabato scorso ed esplodere nello sgombero e la linea dura adottata contro portuali e manifestanti al porto di Trieste, interventi che nei confronti della titolare del Viminale, hanno richiesto da più parti politiche le dimissioni.
Certo è che proprio l’informativa resa alle Camere sugli episodi nella Capitale è parsa anche una presa d’atto delle “criticità che, occorre riconoscerlo – dice Lamorgese – hanno contrassegnato la gestione dell’ordine pubblico di quelle ore”.
La stessa ha poi rilanciato un allarme, chiarendo che la protesta è intenzionata a non fermarsi, già in vista della prossima settimana, in cui ci si dovrà aspettare un periodo ancora molto impegnativo, che per altro vedrà a fine ottobre lo svolgimento del G20. Ma davvero non potranno più esserci impreparazione e sottovalutazione dei danni.
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