Ardea: flashmob per chiedere l’apertura del centro diurno per disabili (VIDEO)

Un servizio che i cittadini chiedono all'amministrazione da almeno 4 anni.

Un flash-mob per sensibilizzare la cittadinanza e per chiedere solidarietà. Questo lo scopo della manifestazione organizzata dal comitato promotore per il centro diurno ad Ardea per sollecitare l’amministrazione ad avviare il servizio dedicato alle persone con disabilità nella struttura di via Terni, già pronta, ma ancora chiusa.

In realtà questa non è una classica manifestazione di protesta – spiega Barbara Tiamanti del Comitato per l’apertura del centro diurno – E’ semplicemente una sensibilizzazione sulla necessità di questo servizio, che stiamo chiedendo da almeno 4 anni all’amministrazione. E’ soltanto la nostra volontà di ribadire l’urgenza di aprire questo centro. Vogliamo avere date certe di quando questo centro aprirà perché i nostri figli migrano nei comuni limitrofi. Quindi con tutti i disagi che credete e con tutte le liste d’attesa che sappiamo. Vorremmo sapere con quali requisiti bisogna accederci e da chi sarà gestito. Queste sono le domande alle quali ancora non abbiamo avuto una risposta certa“.

I nostri ragazzi  – aggiunge una cittadina – purtroppo per forza di cose sono costretti molto spesso ad affrontare viaggi per andare nei centri diurni romani e molto spesso tornano stanchi e non ce la fanno. Non hanno nulla qui, sul territorio di Ardea non c’è nulla che li possa aiutare in qualche modo“.

Quali sono le risposte dell’amministrazione a questi cittadini che manifestano?

La risposta – afferma Marcello Grillo, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Ardeaè la prossima apertura di questo centro diurno per anziani con disabilità al quale si è lavorato per diversi anni. Finalmente due settimane fa dopo diversi solleciti e dopo il Comune aver liberato i locali, l’Asl è intervenuta e ha rilevato alcuni elementi ostativi che impediscono la prossima apertura. I tempi non dipendono tutti dal Comune. Finchè l’Asl non ci dice per filo e per segno quali sono gli elementi da sistemare, non siamo in grado di stabilire i tempi. Per essere seri e onesti dobbiamo aspettare di capire di che cosa si tratta. Dopodiché bisogna trovare i fondi, fare eventualmente l’appalto per la ditta che faccia questi lavori“.

Servizio di Paolo Leone

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