Trasporto a singhiozzo per gli studenti con disabilità di Roma. I genitori sono esasperati e chiedono di risolvere il problema al più presto.
Torniamo a occuparci della vicenda del trasporto scolastico degli studenti disabili. I lavoratori della Tundo, la società che per conto del comune gestisce il servizio, da maggio non percepiscono lo stipendio e per questo di frequente organizzano degli scioperi con conseguente interruzione del trasporto. Uno stop che si traduce però in un disastroso disservizio per gli studenti e le famiglie che si ritrovano a fare i conti con tantissimi disagi.
Trasporto studenti disabili a singhiozzo: la voce di un papà
“Noi abbiamo questo problema – commenta un papà – E’ un mese che è iniziata la scuola e il servizio funziona a singhiozzo. Se il pullmino non arriva, prendiamo la macchina e accompagniamo nostra figlia a scuola. Per fare questo, io non sto lavorando. Questo disservizio crea problemi alla mia famiglia”.
“Mia figlia è frustrata da questa situazione perché il pullmino era il mezzo che gli permetteva di raggiungere la scuola in maniera autonoma. Il servizio funziona solo all’andata, il ritorno non è previsto”.
“Le istituzioni stanno lì a guardare, io finora non ho ricevuto neanche un messaggio di scuse. Io non sto lavorando, mia figlia ha problemi di andare a scuola, la situazione sta diventando veramente pesante”, conclude il genitore.
Intanto ieri si è svolto un incontro in video conferenza al quale hanno preso parte il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, rappresentanti dei sindacati e il titolare della ditta Tundo che ha fatto sapere che a partire dalla prossima settimana inizierà a pagare ai dipendenti gli stipendi di maggio e giugno ed entro fine ottobre accrediterà le restanti spettanze.
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