Ennesimo incendio questa notte. Ignoti hanno dato fuoco ai bagni chimici nella spiaggia libera Ocra sul lungomare duca degli Abruzzi a Ostia. I cittadini si augurano che i responsabili vengano presto individuati anche attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona.
Il grande caldo ormai è destinato a finire presto, ma nemmeno le prime piogge frenano i piromani nell’innescare degli incendi.
Incendio a Ostia: le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso i responsabili?
L’ultimo si è verificato questa notte a Ostia. Ignoti hanno dato fuoco ai bagni chimici posizionati all’interno della spiaggia libera Ocra sul lungomare duca degli Abruzzi a Ostia.
La piccola struttura è andata completamente distrutta e sul posto restano i resti completamente carbonizzati. Testimoni informano che nell’area si può ancora sentire un forte odore di bruciato.
I residenti si sono accorti di quanto è accaduto questa mattina all’alba e si augurano che i responsabili vengano immediatamente individuati. Infatti in quel tratto di lungomare sono state installate delle telecamere di videosorveglianza proprio con l’obiettivo di impedire gli atti vandalici e criminali e ci si augura che possano aver ripreso la scena.
Distrutti cassonetti e un’auto
Intanto, sui social, alcuni residenti segnalano che sempre questa notte alcuni cassonetti in via Triremi a Ostia sono andati a fuoco.
Si tratta di tre contenitori di rifiuti che si trovano all’angolo con via Alcide Pedretti. Le fiamme si sono propagate anche ad una Kia Rio parcheggiata a ridosso dei cassonetti. Il fuoco ha danneggiato tutta la parte frontale della vettura.
AMA, oggi stesso, sporgerà denuncia contro ignoti e avvierà l’iter complesso per la rimozione del materiale speciale combusto, al fine di ripristinare nel più breve tempo possibile le condizioni di fruibilità e decoro.
Lo comunica l’azienda in una nota. “Quanto accaduto questa notte – sottolinea l’Amministratore Unico di AMA Stefano Zaghis – è pericoloso, come in altri casi, per l’incolumità delle persone e danneggia l’ambiente. Ciò comporta pesanti aggravi per l’azienda che deve sostituire i contenitori, e per la collettività che ne deve sopportarne i costi. Ringraziamo le Forze dell’Ordine per il controllo assiduo sul territorio, grazie al quale spesso sono stati individuati gli autori di questi vili gesti, e invitiamo tutti i cittadini a collaborare e a denunciare”.
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