Ladispoli, divieto di balneazione a Marina di Palo: alti valori di Escherichia coli (VIDEO)

Ladispoli, valori elevati di Escherichia coli nell'acqua: scatta l'ordinanza di divieto di balneazione a Marina di Palo

Ladispoli: con l’Ordinanza n. 134 pubblicata oggi dal Sindaco di Ladispoli Alessandro Grando, è stata vietata fino a nuove disposizioni, la balneazione nel tratto marino costiero di Marina di Palo, tra la foce del fiume Sanguinara e il Castello Odescalchi. Il divieto temporaneo, è partito immediatamente, non appena il primo cittadino ha ricevuto i risultati degli accertamenti effettuati da Arpa Lazio il 27 agosto scorso, e che evidenziavano valori superiori alla norma di Escherichia coli.

Ladispoli, valori elevati di Escherichia coli nell’acqua: scatta l’ordinanza di divieto di balneazione a Marina di Palo

Interdetto alla balneazione con Ordinanza del Sindaco, il tratto di costa di Marina di Palo tra la foce del Sanguinara e il Castello Odescalchi a Ladispoli. Qui il 27 agosto scorso, l’Arpa Lazio aveva effettuato degli accertamenti, nel punto di prelievo a 400 metri a destra del Fosso Sanguinara, riscontrando nell’acqua, valori allarmanti di Escherichia coli, rilevato di quasi tre volte superiore al limite consentito.

A scopo precauzionale, alla zona è stata immediatamente imposto il divieto di balneazione, mentre all’Arpa Lazio è stato richiesto di eseguire con urgenza ulteriori analisi per monitorare la situazione. Alla Polizia Locale è invece affidato il compito di risalire alle cause.

Il Sindaco di Ladispoli intanto, ha specificato quanto segue nel testo dell’Ordinanza: Dato che non sono stati registrati malfunzionamenti presso le stazioni di sollevamento o all’impianto di depurazione comunale, è stato demandato alla Polizia locale e alle altre Autorità competenti l’accertamento di eventuali cause che abbiano determinato il superamento dei valori”.

Intanto la Polizia locale è incaricata di apporre sui luoghi idonea segnaletica, mentre il Sindaco aggiunge, proprio nel testo reso pubblico oggi, mediante la pubblicazione all’Albo pretorio online e sul sito istituzionale nella sezione “Amministrazione Trasparente” che: “L’area marino costiera interdetta alla balneazione con la presente ordinanza potrà essere riaperta alla balneazione immediatamente a seguito di nuova diversa comunicazione da parte di Arpa Lazio, alla quale è stato richiesto di eseguire con urgenza ulteriori analisi”.

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