Civitavecchia: la presenza di una microalga tossica, impone divieto di balneazione (VIDEO)

Imposto il divieto di balneazione e frequentazione della storica spiaggia Bagni del Pirgo a Civitavecchia. Arpa Lazio: "Valori anomali per la presenza dell'alga tossica Ostreopsis ovata"

Civitavecchia: la presenza di un’alga potenzialmente tossica rilevata e analizzata lo scorso weekend, nel tratto di mare antistante i Bagni del Pirgo, la spiaggia situata nel centro di Civitavecchia fra il Lungomare da Largo Caprera ed il Borgo Odescalchi, ha messo in allarme l’Amministrazione Comunale, che ha disposto fino a nuova ordinanza, il divieto di balneazione, frequentazione e raccolta di molluschi.

Imposto il divieto di balneazione e frequentazione della storica spiaggia Bagni del Pirgo a Civitavecchia. Arpa Lazio: “valori anomali per la presenza dell’alga tossica Ostreopsis ovata”

Si chiama Ostreopsis ovata, ed è una microalga marina che appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae, potenzialmente tossica per gli esseri viventi marini ma anche per la salute umana.

L’alga non è particolarmente visibile ad occhio nudo, ma i controlli effettuati da Arpa Lazio all’inizio dello scorso fine settimana, nello specchio d’acqua della storica spiaggetta cara anche a Giuseppe Garibaldi, ne hanno confermato la presenza attraverso la rilevazione di valori anomali.

Le prime segnalazioni di quest’alga, di una specie tipica dei climi caldi e tropicali, ma negli ultimi anni è presente anche sulle coste italiane, erano avvenute alla fine degli anni 90 in Toscana, e più di recente, nell’estate 2006 ne venne interessata anche la costa di Fregene.

I fattori che ne favoriscono la rapida fioritura, sono quelli comuni a tutti i vegetali: cioè la presenza in acque di azoto e fosforo che vengono apportati al mare dai fiumi, in più nei tratti in cui vi è ristagno di acqua, o per mancanza di correnti.

E la fioritura dell’alga può causare un’intossicazione i cui sintomi indirizzano verso un meccanismo irritativo aspecifico sulle mucose respiratorie e congiuntivali, con conseguente irritazione congiuntivale, rinorrea (raffreddore), difficoltà respiratorie (tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea) e febbre.

La modalità di esposizione per il manifestarsi dei sintomi non è l’ingestione, ma l’inalazione di aerosol marino e cioè di microparticelle acquose in sospensione contenenti l’alga.

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Ecco perchè, l’Amministrazione Comunale di Civitavecchia, ha ritenuto necessario, in adempimento alla tutela della salute pubblica, istituire, non solo il divieto di balneazione, ma anche di frequentazione e raccolta di molluschi presso i Bagni del Pirgo.

Come disposto dalla stessa Arpa Lazio, a seguito della recente analisi dell’acqua:

“Con decreto n. T00071 del 30 marzo 2021, il vicesindaco Manuel Magliani ha disposto – fino a successiva e diversa ordinanza – di evitare la frequentazione dei tratti di arenile interessati in caso di venti forti provenienti dal mare che possono favorire la formazione e il trasporto di aerosol marino; non raccogliere e consumare molluschi se prelevati in corrispondenza dell’area di balneazione oggetto della fioritura e acquisire sempre molluschi di provenienza controllata; allontanarsi immediatamente dalla spiaggia in presenza di sintomi”.

E’ importante sottolineare come animali, molluschi in questo caso, contaminati dalla tossina prodotta da Ostreopsis, se mangiati, anche se cotti, provocano una tossinfezione alimentare conosciuta come ciguatera, trascorse 6 ore dall’ingestione. Va altresì detto che altre sintomatologie sono associate, ma non è mortale.

Rimarchiamo con l’occasione, che per la sicurezza della salute umana e alimentare, la pratica della raccolta fai da te dei molluschi, in particolare le cozze, anche se avviene con consuetudine, è vietata e punita dalla legge italiana.

Appena verrà data informazione circa la normalizzazione dei valori, che dovranno corrispondere alla presenza di 30.000 unità cellulari su litro (come da “Linee guida del Ministero della Salute” della Repubblica Italiana), si auspica la nuova ordinanza per tornare a frequentare la piccola spiaggia laziale che prende il nome dallo storico stabilimento balneare di Civitavecchia, noto all’inizio del ‘900 per le frequentazioni “vip” dell’epoca, da Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone a Maria Sofia di Baviera e Giuseppe Garibaldi.

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