Ostia Antica: flashmob di protesta davanti alla Posta (VIDEO)

I manifestanti sono arrivati con gli ombrelli aperti, per protestare contro l'assenza di teloni di copertura o ripari

Nonostante l’allarme temperature estreme, gli utenti delle Poste di Ostia Antica sono costretti a lunghe code sotto il sole: per questo hanno dato vita a un flashmob di protesta.

Il comitato di quartiere e i cittadini di Ostia antica hanno dato vita a un flashmob davanti all’ingresso della posta: i partecipanti sono arrivati con gli ombrelli aperti, per protestare contro l’assenza di teloni di copertura o ripari. Gli utenti dell’ufficio postale infatti sono costretti a rimanere in fila, in piedi, sotto il sole cocente, nonostante l’allarme caldo estremo e temperature che già alle 11 del mattino arrivano a 42 gradi. Diversi i malori e i colpi di calore registrati finora.

D’estate qui – racconta un residente – ci sono 40 gradi all’ombra. Io ho visto gente anziana sentirsi male ed esser portata via dall’ambulanza più di una volta. Non c’è nessun rispetto per le persone anziane che sono le stesse persone che incontro in farmacia e sono tutti cardiopatici con malattie gravi, spesso bisognosi di salvavita. Stanno un’ora e mezza facendo la fila sotto al sole. Qui andavano fatte pensiline, sedie, panchine”.

Siamo qui per sensibilizzare e mettere all’attenzione una situazione incresciosa, specialmente in questo periodo dove le temperature stanno toccando picchi assurdi. – dice un altro cittadino di Ostia Antica – Cerchiamo di porre l’attenzione su chi ogni giorno versa i suoi contributi pagando le tasse. Chiediamo una semplice tettoia, un semplice telo per riparare chi è sotto il sole“.

Si fanno file di un’ora, due, tre ore sotto il sole, senza nessuna pensilina. C’è chi ha patologie particolari, chi soffre di cuore...” – aggiunge un’altra residente.

Qui naturalmente non si possono fare tettoie ma almeno un ombreggiante, qualcosa per ripararsi dal sole – dichiara Giovanni Pieroni, presidente del Comitato di Quartiere Ostia Antica-SalineIn un anno e mezzo non è stato fatto niente. Tutti i cittadini pagano le tasse e hanno diritto ad avere servizi. Pertanto chiediamo all’amministrazione di muoversi”. 

In una nota Poste Italiane ci fa sapere che per attenuare le attese ha messo a disposizione diversi strumenti digitali per effettuare le principali operazioni online, da remoto.

Servizio di Siria Guerrieri

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