Ai domiciliari usa marijuana e accampa la scusa del fine terapeutico senza prescrizione

Agli arresti domiciliari è stato sorpreso con diversi grammi di marijuana, fingendo gli servisse a scopo terapeutico

associazione sovversiva

Roma: controlli della Polizia di Stato nelle ultime ore, hanno portato all’arresto di alcuni soggetti per detenzione e spaccio di stupefacenti e furto pluriaggravato tra Ostia, il quartiere di Trastevere e il Celio.

Agli arresti domiciliari è stato sorpreso con diversi grammi di marijuana, fingendo gli servisse a scopo terapeutico

Arrestato a Ostia, dai poliziotti del X Distretto Lido di Roma, E.A., un 46enne romano agli arresti domiciliari, che soggetto a controllo è stato sorpreso in possesso di marijuana nell’appartamento.

Gli agenti avevano sentito il forte odore dello stupefacente durante il controllo in casa dell’uomo, così quest’ultimo si è inizialmente giustificato affermando di utilizzare la sostanza ad uso terapeutico, ma alla richiesta della certificazione medica è cascata ogni copertura, poiché l’uomo non aveva nulla che potesse comprovasse quanto dichiarato.

La perquisizione immediatamente eseguita dai poliziotti ha permesso di far rinvenire in un bicchiere per il caffè americano e all’interno di un cofanetto in legno, la marijuana nascosta.

Sprezzante dei domiciliari e in tal caso proprio evaso, nonostante all’uomo fosse imposto il regime dell’arresto nel proprio domicilio, è stato arrestato sempre ad Ostia A.T.

Il 36enne romano, è stato individuato mentre camminava in strada da due pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Campania hanno hanno provveduto ad arrestarlo per evasione.

Un altro pusher colto in flagranza di reato mentre spacciava hashish, è stato arrestato dagli investigatori del Commissariato Trastevere. L’uomo M.K., 49enne di origini marocchine con precedenti, è stato fermato e perquisito, gli agenti gli hanno trovato addosso 12 grammi di droga.

Gli investigatori del Commissariato Celio, hanno invece provveduto ad arrestare nelle ultime ore J.H. e R.D., entrambi romani rispettivamente di 23 e 53 anni, per furto pluriaggravato in concorso.

Dopo una serie di furti su autovetture nella zona, i poliziotti avevano effettuato degli appostamenti con l’intento di sorprendere i due uomini in flagranza di reato, e i due malviventi non si sono fatti attendere.

Dopo aver parcheggiato la loro auto vicino ad un camper in cui erano intenzionati a rubare, mentre R.D. era rimasto alla guida, J.H. era sceso, avvicinandosi al mezzo “puntato”.

Quest’ultimo, forzando la serratura della portiera con una forbice, è poi entrato e, poco dopo, è uscito portando borse e zaini che ha caricato sull’utilitaria prima di risalire a bordo ed allontanarsi con il complice.

Gli investigatori li hanno così seguiti, e gli hanno intimato di fermarsi, e loro hanno cercato di fuggire a piedi ma sono stati prontamente bloccati.

ll “bottino” è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario che, nel frattempo, si era portato negli uffici di polizia a formalizzare la denuncia.

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