Dimostrazioni salvavita sulla spiaggia di Ostia: “la formazione è importante anche per i cittadini”

Ostia: una giornata di formazione per il primo soccorso sulla spiaggia di Ostia proprio dove lo scorso anno il bagnino Alin salvò un bambino con 12 minuti di respirazione

Si è svolta oggi presso lo Stabilimento balneare Bahia di Ostia, una giornata dedicata alla formazione e sicurezza in acqua e corretta procedura di primo soccorso. Oltre alla rianimazione cardio-polmonare, la “Team Security Apnea”, che ha organizzato l’iniziativa, ha mostrato tutte le necessarie azioni di supporto di base alle funzioni vitali, da praticare per il salvataggio, secondo il protocollo Basic Life support Defibrillator.

Una formazione per il primo soccorso sulla spiaggia di Ostia proprio dove lo scorso anno il bagnino Alin salvò un bambino con 12 minuti di respirazione

Come principio della giornata di formazione dedicata agli assistenti bagnanti, oltre alla dimostrazione pratica, il team ha cercato di instillare ai presenti il principio che, insieme alla conoscenza delle pratiche indispensabili al primo soccorso in spiaggia, fondamentale è anche la tempestività nell’intervento, e la consapevolezza che la vittima a cui si deve prestare il soccorso, ha bisogno delle mani esperte di chi agisce il quel momento vitale.

La stessa capacità e tempestività con la quale il bagnino Alin, riuscì a salvare lo scorso anno, e proprio su questo tratto di spiaggia, un bambino che stava rischiando l’annegamento dopo un malore. Per questo eroe di 38 anni e tanta prontezza di spirito, che per oltre 12 minuti, insieme ad un altro bagnino, praticarono al bambino la rianimazione cardio-polmonare, fino all’arrivo dei soccorsi giunti con l’elicottero, la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha conferito un riconoscimento.

Durante la dimostrazione di oggi, a cura di Massimiliano Navarino, istruttore Blsd e ossigeno e del Maestro di salvamento del Team Security Apnea, si sono svolte una serie di dimostrazioni, con la simulazione di un bagnante che mentre sta nuotando si trova in difficoltà e rischia di annegare, seguito dall’intervento, con il supporto del pattino, di due ‘lifeguard’ che entrano tempestivamente in acqua per recuperare la persona, ormai semi-svenuta.

Poi, una volta rientrati a terra con l’infortunato, gli operatori hanno dato inizio alla parte della rianimazione cardio-polmonare, con l’ausilio dell’ossigeno e del defibrillatore, fino a quando la persona, in attesa dell’arrivo dei soccorsi, non viene riportata allo stato di coscienza.

Al termine della formazione, gli operatori hanno dichiarato:

“Spesso ci accorgiamo dell’importanza che hanno, questi corsi di formazione sul territorio, dai quali poi scaturisce la conoscenza e l’importanza della tempestività. E’ infatti ad un corso di questo tipo che i insegnano quelle procedure-base per mantenere in vita una persona. Il nostro obiettivo primario – concludono – è quello di formare il più possibile persone che capiscano l’importanza del primo soccorso e quindi di essere nelle condizioni di poter rianimare una persona”.

Lo scopo raggiunto dal team, è stato quello di dimostrare queste importanti operazioni ai cittadini oltreché agli assistenti bagnanti.

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