Ostia: a Le Dune la presentazione del nuovo libro di Roberta Bruzzone (VIDEO)

Si intitola "Favole da incubo", ed è un libro che affronta il drammatico tema dei femminicidi.

La criminologa Roberta Bruzzone ha presentato presso lo stabilimento balneare le Dune di Ostia “Favole da incubo”, un libro che affronta il drammatico tema dei femminicidi.

Ostia: la presentazione del libro “Favole da Incubo” di Roberta Bruzzone

E’ stato presentato presso lo stabilimento balneare Le Dune di Ostia, nell’ambito della quarta edizione di “Libri in spiaggia per Lettori d’Amare”, il nuovo libro della criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone dal titolo “Favole da incubo“.

Il libro, scritto insieme alla giornalista Emanuela Valente, parte da dieci casi di cronaca tra i più sconvolgenti degli ultimi anni per analizzare e raccontare le cause alla base dei femminicidi.

Sono dieci storie più una di femminicidio – spiega la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone – Dieci casi, molti dei quali che io ho gestito in qualità di consulente tecnico e che quindi conosco molto bene, più quello che si concentra sugli orfani di femminicidio attraverso la storia di un bimbo che ha assistito all’omicidio della madre. 

L’obiettivo è quello di raccontare queste storie alla luce di quelli che sono i principali stereotipi di genere, che ancora oggi alimentano dinamiche tossiche all’interno delle relazioni e che poi coinvolgono anche le persone intorno alla coppia, compreso l’ambito istituzionale. Un testo molto duro ed estremamente concreto, che si pone il fine di risvegliare le coscienze su alcuni temi molto importanti: primo tra questi il patriarcato e quanto questo ancora influisca nelle relazioni tra le persone. 

Il ruolo dei media viene descritto. Una parte per ciascun caso è dedicata al modo in cui è stato raccontato a livello mediatico per testimoniare come anche e soprattutto questo mondo risenta di un certo tipo di mentalità maschilista. Abbiamo dimostrato quanta indulgenza c’è ancora nel raccontare la storia dal punto di vista del carnefice, cercando di giustificarlo in ogni modo. Spesso in queste storie le vittime, oltre ad essere state assassinate brutalmente sono diventate anche imputate parzialmente nella narrazione mediatica che di questi casi è stata resa. 

Il feedback è estremamente buono nonostante sia un libro che pone tanti aspetti controversi dal punto di vista culturale nei modelli educativi. Molte persone al termine delle presentazioni mi hanno fermato ringraziandomi perchè alcuni comportamenti che loro ritenevano normali nella quotidianità con i loro figli, si sono resi conto che in effetti potrebbero essere pericolosi”.

Un libro, quello di Bruzzone e Valente, rivolto anche agli uomini disposti a mettere in discussione i privilegi e gli stereotipi di genere.

Quelli più illuminati – conclude Bruzzone – riconoscono la problematica come esistente e fanno tesoro di quello che c’è scritto nel testo. Quelli che dagli stereotipi di genere traggono ancora tantissimi vantaggi sono decisamente più ostili“.

Servizio di Adil Mauro

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