Ostia piange la scomparsa di Oscar Zorzi: rese unica la chiesa di Santa Monica

Si è spento Oscar Zorzi: nelle Chiese di Santa Monica e dell'Immacolata ad Ostia, l'artista realizzò parte della sua originale produzione vetraria

Il 1 luglio scorso, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari il poeta e pittore Oscar Zorzi.

Napoletano di nascita, (il 16 aprile del 1933), Zorzi si era stabilito ad Ostia con la sua adorata moglie Annamaria nei primi mesi del 1965, e vi è rimasto, accudito dai suoi  figli Silvia, Selene e Gianni, fino a quando le difficili condizioni di salute degli ultimi tempi, ne hanno richiesto lo spostamento in una casa di cura a Civita Castellana, dove si è spento giovedì scorso.

Si è spento Oscar Zorzi: nelle Chiese di Santa Monica e dell’Immacolata a Ostia, l’artista realizzò la sua originale e straordinaria arte su vetro

Oscar Zorzi aveva alle spalle studi classici, fonte d’ispirazione di scritti e liriche poetiche, così come di tutta la sua arte, sia grafica che pittorica e plastica, rafforzata dalla scuola del Maestro cosentino Don Antonio Rotondo.

Il suo tratto deciso nel disegno, passione assoluta che precedeva tutto il suo lavoro, è all’origine di molti volumi, piccoli capolavori carichi di poesie e illustrazioni, come la raccolta di 70 opere (disegni a china) e dipinti ad olio su tela, che illustrano la prima Cantica della Divina Commedia, da lui iniziata nel 1993 dopo l’ascolto per radio, della Divina Commedia commentata da Vittorio Sermonti. La grande mostra  che ne seguì, da principio esposta alla Biblioteca Comunale Elsa Morante di Ostia, fu per diversi anni itinerante, nel nome dell’Arte e di Dante.

Ostia piange la scomparsa di Oscar Zorzi: rese unica la chiesa di Santa Monica 1
Nella foto, un’illustrazione tratta dall’opera di Oscar Zorzi: I Giganti

Ma tutte le arti intraprese e sviluppate con costanza, erano per Oscar Zorzi, essenziali. Poesia, pittura, grafica e arte vetraria, avevano la stessa valenza ai fini espressivi, tanti e più strumenti per dare forma alle immagini: “con quell’immediatezza dell’intrigo grafico – come scrisse di lui il giornalista e scrittore neorealista, Ugo Moretti che testimonia come Zorzi, disegnasse prima sulla lavagna della sua anima che sul foglio”.

Non basterebbe un solo museo dedicato a questo artista, per raccogliere l’immensa quantità di materiale da lui prodotto incessantemente negli anni. Una ricerca della forma continua, espressa e rappresentata su volumi rilegati, tavole, fogli, cartoncini e centinaia di tele (anche di grandi dimensioni). L’arte di Zorzi, attinge dal proprio se stesso, ma anche dall’esperienza del suo girovagare per il mondo, grazie al suo lavoro in Alitalia come Responsabile di lungo raggio, rappresentando senza timore l’umana spiritualità, e modificando solo l’approccio stilistico, nel passaggio da una tecnica all’altra.

Prodigandosi senza mai snaturare il suo essere artista, Zorzi ha contribuito enormemente alla crescita culturale di Ostia, sia come fondatore, proprio nella cittadina lidense, dell’Associazione Culturale dedicata al pittore Lorenzo Viani, che come Presidente per tanti anni della Corale di Santa Monica. Il Maestro, ha poi sempre partecipato con grande spirito ottimista e catalizzatore, alle varie attività di volontariato del territorio, e naturalmente alla realizzazione delle grandi opere d’arte di Ostia, degne di nota.

Tra le opere presenti nel X Municipio, è possibile ammirare l’opera scultorea “La Resurrezione”, un altorilievo di 9 metri quadrati, a completamento delle innumerevoli vetrate in Vetrosilart (tecnica da lui stesso inventata), nella Chiesa di Santa Monica ad Ostia, e, sempre ad Ostia, nella Chiesa dell’Immacolata, le vetrate, istoriate a partire dagli anni ’80.

Ostia piange la scomparsa di Oscar Zorzi: rese unica la chiesa di Santa Monica 2
Nella foto, la statua di Sant’Agostino Patrono di Ostia, nei giardini di Piazza della Stazione Vecchia ad Ostia

Zorzi ha anche partecipato alla progettazione del monumento a Sant’Agostino Patrono di Ostia, nel giardino di Piazza della Stazione Vecchia. Il progetto della statua del Santo disegnata dal Maestro, venne poi realizzato da Augusto Ranocchi, e l’opera, benedetta prima in forma solenne da Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla), santificato il 27 aprile del 2014, e poi dall’allora Cardinale Joseph Ratzinger divenuto pochi mesi dopo Papa Benedetto XVI.

Tante altre opere, sia grafiche che pittoriche dell’artista, sono presenti nel Lazio e in altre regioni italiane, e noti, sono i numerosi studi di Oscar Zorzi sulla pittura Frattale, connessa alla produzione di pittura astrale, e apprezzata anche in Brasile in una grande mostra realizzata negli anni ’70.

La valente opera del Maestro, visibile nella nostra cittadina e riconosciuta a livello internazionale, testimonia il suo impegno indefesso in nome della cultura e dell’arte, e la Comunità ostiense, riunita il 2 luglio per le celebrazione delle esequie, insieme ai figli Silvia, Selene e Gianni e i nipoti Giulia e Francesco, gliene saranno sempre riconoscenti.

Ostia piange la scomparsa di Oscar Zorzi: rese unica la chiesa di Santa Monica 3
Oscar Zorzi in una foto giovanile con due dei suoi tre figli

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Ostia, moria di palme: nuovo parassita stermina quelle davanti al Municipio (VIDEO)