Aviapartner Fiumicino: circa 500 lavoratori sono stati privati della cassa integrazione (VIDEO)

Il servizio di Siria Guerrieri

L’Inps ha bloccato la cassa integrazione per i lavoratori Aviapartner di Fiumicino: circa 500 dipendenti si sono trovati improvvisamente senza salario. I sindacati annunciano battaglia e lanciano la mobilitazione.

Circa 500 lavoratori Aviapartner sono stati improvvisamente privati della cassa integrazione, bloccata dall’Inps.

All’improvviso senza più salario. È la condizione in cui si sono trovati circa 500 lavoratori Aviapartner, privati nel giro di 24 ore della cassa integrazione, con pesanti conseguenze sulla loro vita e quella delle loro famiglie.

Perchè l’Inps ha bloccato l’erogazione del sussidio, motivando la decisione con l’avvenuto raggiungimento del tetto di ore massimo. Atto però illeggitimo, affermano i sindacati, visto che un decreto del ministero del lavoro del 15 dicembre 2020 sancisce che, a causa della pandemia, i limiti per il sussidio sono sospesi.

 « Abbiamo scoperto ieri che Inps ha bloccato i pagamenti per le casse integrazioni per il mese di maggio – spiega Luca Mirenghi, delegato Rsa FILT CGIL Trasporto aereo – asserendo che l’azienda ha sforato le ore consentite nella domanda di cassa integrazione presentata. Ci ritroviamo con circa 450 lavoratori circa, senza poter pagare mutui, affitti e tasse. Auspichiamo che Inps, azienda e Ministero del lavoro si parlino il prima possibile, altrimenti sarà davvero un dramma sociale

«Siamo portavoce di oltre 500 persone nell’ambito di Fiumicino – ha aggiunto Marialuisa Campelli, delegata Rsa UIL Trasporti – abbiamo voglia di lavorare, non stiamo a casa favorevolmente aspettando questa cassa integrazione.»

« È arrivata questa notizia e ci ha lasciato abbastanza perplessi – continua Mike Minervini delegato Rsa FIT CISL – molti lavoratori puntavano su questi importi.»

«Ormai siano al limite a livello familiare – aggiunge Giuseppe Vannoli, delegato Rsa UGL TA – non prendiamo stipendi da qualche mese, era l’unico sostentamento per andare avanti

I sindacati confederali dunque annunciano battaglia e per domani, 1° luglio è stato convocato un presidio unitario sotto la sede dell’Inps dell’Eur, per ottenere lo sblocco immediato della cassa integrazione.

 

Il servizio è di Siria Guerrieri

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