Castel di Guido: è caccia ai piromani che hanno provocato sette incendi (VIDEO)

Il servizio di Paolo Leone

Sei persone dedite alla raccolta abusiva dei tartufi sono state individuate nella riserva di Castel Di Guido, mentre è ancora aperta la caccia ai piromani che nei giorni scorsi hanno provocato sette incendi. Intanto, grazie alle segnalazioni delle associazioni “Operativi per l’ambiente” e “Gepa”, sono state rimosse undici carcasse di auto.

È caccia ai piromani che nei giorni scorsi hanno provocato diversi incendi a Castel di Guido

Nei giorni scorsi 11 carcasse di auto, abbandonate nella riserva di Castel di Guido, sono state rimosse, grazie all’intervento dei Nad, dopo la segnalazione dell’associazione operativi per l’ambiente.

All’interno della riserva, però, nelle ultime ore, sono divampati sette incendi, probabilmente di natura dolosa; sei sono stati spenti immediatamente e non hanno creato danni, il settimo purtroppo ha causato la distruzione di alcuni capannoni utilizzati per lo stoccaggio di erba medica per l’alimentazione degli animali. Nelle operazioni di monitoraggio, inoltre, le Guardie Ecozoofile hanno individuato sei persone dedite alla raccolta abusiva dei tartufi con il metodo della “zappatura”.

«Dopo tanto tempo siamo riusciti a portare via le carcasse delle macchine abbandonate nella riserva – ha dichiarato Francesco Spadaro presidente dell’associazione “Operativi per l’Ambiente” – tutto questo è avvenuto grazie alla collaborazione dell’azienda agricola che ha messo a disposizione i rifornimenti e grazie anche a chi ha fatto le segnalazioni. Purtroppo però dobbiamo registrare due attentati all’ambiente, si tratta di incendi di natura dolosa.»

«Si sono verificati due incendi a bordo strada il 15 giurno – ha aggiunto Jessica Zanini dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo Castel di Guido – poi ancora nei giorni successivi siamo stati chiamati per altri incendi. Abbiamo operato insieme ai Vigili del Fuoco.»

La caccia ai piromani è ancora in corso e il cerchio si sta restringendo.

Il servizio è di Paolo Leone.

 

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