Baby gang seminava terrore nelle vie del centro. Fermato anche l’ultimo componente (VIDEO)

Era lui che aggrediva con calci la vittima di turno

Roma: La Polizia ha fermato anche il nono componente della baby gang che per mesi ha seminato il terrore per le vie del centro. Si tratta di un 16enne ora agli arresti domiciliari.

Rintracciato dalla Polizia anche il nono componente di una baby gang, dedita alle rapine nei confronti di coetanei.

È stato identificato dagli agenti della Polizia del commissariato Viminale, diretto da Mauro Baroni, anche il nono componente di un gruppo criminale, composto da quattro maggiorenni e altri cinque minorenni, per i quali il Tribunale Ordinario di Roma, su richiesta del Pool reati contro il patrimonio ed il Tribunale per i minorenni di Roma, aveva già emesso nel mese di marzo otto misure cautelari, in relazione a quattro rapine, commesse durante il mese di gennaio scorso, ai danni di loro coetanei, in zona piazza del Popolo, zona Parioli e stazione ferroviaria di Roma Termini.

Un’attività illecita che è andata avanti per diversi mesi fino all’intervento delle forze dell’ordine che lo scorso 15 aprile hanno dato esecuzione all’ordinanza di misure cautelari nei confronti di A.F di 21 anni, A.D. 19 anni, P.D. 20 anni e T.V. di 19 anni ritenuti responsabili in concorso insieme ad altri 4 minori, di 3 rapine tra il 23 e il 30 gennaio. (Leggi qui la notizia)

Baby gang seminava terrore nelle vie del centro. Fermato anche l’ultimo componente.

Nei giorni scorsi è stata data esecuzione, nei confronti del 16enne, all’ordinanza di applicazione di misura cautelare della permanenza in casa per 6 mesi, emessa dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, e richiesta dalla Procura dei minori.

Le indagini

Le indagini degli agenti, basatasi su testimonianze, immagini tratte dai telefonini e telecamere, ha permesso di accertare che il minore, particolarmente violento, era colui che aggrediva con calci la vittima di turno, poi rapinata dal branco, e che si impossessava materialmente del portafogli, degli oggetti griffati e dei telefoni cellulari.

Dalla memoria dei cellulari in uso agli indagati, gli agenti hanno rilevato l’esistenza di una chat sulla piattaforma “Whatsapp” denominata “IL TRIO CHE SPACCA”, dove erano contenuti messaggi chiaramente allusivi alle rapine di gennaio e ad altre rapine commesse dal gruppo criminale, dal mese di dicembre 2020 al mese di febbraio scorso. La prima risale a dicembre in zona Montesacro/Conca d’Oro all’interno di un parco, ai danni di un cittadino straniero, dove due individui dopo averlo aggredito, avevano tentato di portargli via il portafogli.

Sempre a dicembre e sempre in zona Montesacro/Conca d’Oro due individui avevano tentato di rapinare una donna, cercando di sottrarle la borsa.

E ancora il 9 e 16 gennaio scorsi, sulla terrazza del Pincio, una rapina ai danni di tre giovani che, dopo essere stati aggrediti dal branco, venivano privati dei loro portafogli.

Il 23 gennaio scorso, sempre sulla Terrazza del Pincio, la gang aveva provato due rapine: la prima, tentata,  ai danni di due ragazzi e l’altra ai danni di 4/5 giovani, dove ad uno di loro avevano portato via un cappellino di un noto marchio.

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