Maggio è tradizionalmente il mese delle Prime Comunioni. E la parrocchia di Stella Maris di Ostia le ha volute quest’anno celebrare in modo particolare.
Sono state 58 le Prime Comunioni celebrate nella parrocchia di Stella Maris
Il parroco Don Carol Iakel, ha infatti invitato per l’occasione i vescovi ausiliari della diocesi di Roma.
I ragazzi che hanno concluso il percorso di preparazione hanno ricevuto il sacramento nel corso di quattro celebrazioni, tenutesi ogni sabato per tutto il mese di maggio.
A celebrare la prima è stato il delegato del Centro per la pastorale sanitaria sua Eccellenza Monsignor Paolo Ricciardi, che nel corso dell’omelia ha anche ricordato che da bambino veniva in vacanza a Ostia e che nel 1974, quando tornò per le vacanze, vide la nuova chiesa Stella Maris costruita.
Il vicegerente e delegato per il Diaconato permanente Monsignor Gianpiero Palmieri ha celebrato la seconda funzione. Il vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il settore est ha spiegato ai bambini come la parola compagnia derivi dal con-pane, coloro che mangiano insieme il pane, riferendosi così alla comunione.
La Santa Messa del 22 maggio è stata celebrata da Monsignor Benoni Ambarus, delegato per la carità e per i migranti. Ai bambini che si avvicinavano alla prima comunione ha chiesto in che lingua disegnassero un cuore ed un abbraccio, ricevendo come risposta il linguaggio dell’amore. La cerimonia ha tra l’altro visto la presenza di Don Matteo Nistri, nuovo diacono assegnato alla parrocchia di Stella Maris.
Il ciclo delle celebrazioni si è concluso con la presenza del vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il settore sud, e delegato per la pastorale familiare, Monsignor Dario Gervasi, che dialogando con i bambini, ha spiegato loro che Dio ci abbraccia proprio nel momento in cui facciamo la comunione.
Complessivamente sono stati 58 i bambini che alla fine di questo percorso hanno ricevuto la prima santa comunione.
Ed un ringraziamento è stato espresso ad Ivana e Katia, Anna e Emanuela, Elisabetta e Cecilia, Eugenio e Tiziana, catechisti che hanno seguito la preparazione dei ragazzi in questi due anni così particolari.
Servizio di Alberto Tabbì
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