Truffa sentimentale: “Prestami 23mila euro per essere rilasciato dai doganieri di Fiumicino”

Una donna abbordata su Facebook già gli aveva consegnato 40mila euro. La polizia arresta per truffa due cittadini della Costa D'Avorio

online

Già gli aveva portato via 40mila euro con una promessa d’amore. Quando gliene ha chiesti altri 23mila per essere rilasciato dai doganieri di Fiumicino, la donna lo ha denunciato per truffa. E la Polizia di Stato ha arrestato lui e un complice.

Dovranno rispondere del reato di truffa aggravata, resistenza a Pubblico Ufficiale e sostituzione di persona i due cittadini della Costa D’Avorio D.M. e K.F., arrestati dagli investigatori del commissariato Prati, diretto da Filiberto Mastrapasqua.

Una donna abbordata su Facebook già gli aveva consegnato 40mila euro. La polizia arresta per truffa due cittadini della Costa D’Avorio

Le indagini sono iniziate dopo che una cittadina italiana aveva presentato una denuncia contro una persona conosciuta su Facebook che, attraverso artifizi e raggiri, era riuscita a farsi consegnare dalla vittima 40 mila euro. Insomma, il classico meccanismo della truffa sentimentale.

Ricevuta la somma richiesta, aveva raccontato alla donna di essere stato arrestato da personale delle Dogane di Fiumicino e che per essere liberato, gli occorrevano 23 mila euro da consegnare ad un funzionario delle Dogane all’Aeroporto.

La donna, d’accordo con gli inquirenti, fissato un appuntamento, si è recata all’aeroporto dove però non si è presentato nessuno. Successivamente la persona conosciuta sui social, ha prima tentato inutilmente di farsi accreditare la somma tramite bonifico, poi ha organizzato un incontro durante il quale la donna avrebbe dovuto consegnare il denaro ad un conoscente dell’uomo tale “Enzo“, che l’avrebbe contattata tramite cellulare.

All’incontro però si sono presentati anche gli investigatori del commissariato Prati che hanno fermato i due stranieri che, malgrado abbiano opposto resistenza, tentando la fuga, sono stati bloccati e accompagnati negli uffici di polizia.

Gli arrestati sono stati incastrati anche da altre prove schiaccianti: avevano indosso il telefono con il quale avevano contattato la vittima ed una carta postepay utilizzata per una analoga truffa avvenuta nel nord Italia.

redazione@canaledieci.it

Lite per una ragazza durante il coprifuoco, accoltellato 23enne: è grave