Ostia, restauro della Rotonda: “Costosissima incompiuta” (VIDEO)

Con la conclusione del cantiere alla Rotonda escono fuori le magagne. Labur: “Eppure è costato il doppio del restauro del Fontanone”

Finita la festa per la bellissima Fontana dello Zodiaco e per la ristrutturazione della Rotonda, è tempo di bilanci e di approfondire il dettaglio dell’intervento. A parte gradoni e pavimentazione sistemati sommariamente o affatto, i conti definitivi, secondo Labur, sarebbero spropositati.

Con la conclusione del cantiere alla Rotonda escono fuori le magagne. Labur: “Eppure è costato il doppio del restauro del Fontanone”

Dopo la festa in streaming di ieri (leggi qui), siamo andati a vedere cosa manca ancora per completare l’operazione. Gradoni sbeccati, pavimentazione spaccata, caditoie che mostrano i segni del tempo: evidentemente la sostituzione delle parti ammalorate della scalinata e del belvedere non erano contemplate nel capitolato. Ci può stare. Nel senso che si tratta di una scelta dell’Ufficio tecnico quella di concentrare l’attenzione del progetto di manutenzione straordinaria sul ripristino della Fontana dello Zodiaco, sui segni zodiacali e sui poggiamano.

Che dire, poi, dell’assenza totale di panchine? La vecchia panoramica presentava una serie di sedute che permettevano ai visitatori di fermarsi a osservare lo spettacolo della natura come il tramonto sul mare, la furia di una mareggiata come pure la suggestione del particolare arredo del sottostante stabilimento “Shilling”. Adesso non sarà più possibile. Le visite, per questo, saranno necessariamente contingentate nel tempo.

Però, in questo caso, diventano legittime le osservazioni di chi sostiene che il prezzo pagato dall’amministrazione sia da valutare con maggiore attenzione. L’appalto al X Municipio è costato poco più di mezzo milione di euro: il ribasso d’asta praticato in gara d’appalto è stato riassorbito nella fase finale dei lavori con il finanziamento ulteriore di 120mila euro stabilito il 30 settembre 2020 (leggi qui). Tempi e costi più lunghi del previsto, dunque.

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I segni del tempo e dell’usura rimasti sulla gradinata della Rotonda

Aggiungiamo che l’Acea (attraverso la controllata Areti) ha affrontato una parte cospicua delle spese, in particolare quelle relative all’illuminazione di tipo artistico (leggi qui). “Areti – spiega una nota dell’azienda – ha installato 53 proiettori subacquei per l’illuminazione artistica della fontana e 18 proiettori per l’illuminazione del piazzale”.

E, a proposito di costi, va giù pesante “Labur, Laboratorio di Urbanistica che aveva già denunciato la singolarità dell’impiego di fondi destinati alla manutenzione stradale per il restauro del belvedere della Rotonda (leggi qui). “Una fontana del 1957 fatta dalla ditta Colantoni con materiale di recupero costata il doppio dei restauri del Fontanone del Gianicolo, quello del film ‘La grande bellezza” – è la critica che arriva da Labur –  Oltre 500.000 euro sottratti alla manutenzione del lungomare (pieno di buche con limite 30 km/h) contro i 140.000 che avrebbe speso la Sovrintendenza Capitolina. Altro esempio di pessima amministrazione”.

I lavori della fontana dovevano essere di esclusiva competenza della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, tant’è da essere stati inclusi nei progetti di recupero, restauro e valorizzazione del patrimonio di Roma per effetto della Legge n.106 del 29 luglio 2014 – proseguono da Labur – Resta il fatto che dopo la gaffe del Colosseo scambiato per l’arena di Nimes ora abbiamo ad Ostia, oltre alle eterne buche sul lungomare, la fontana della ditta Colantoni (1957) spacciata per un’opera artistica di Nervi e costata più di quella Seicentesca di Paolo V (280.000 euro) al Gianicolo, resa ancor più famosa dal film premio Oscar ‘La grande bellezza’”.

redazione@canaledieci.it

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