Acilia, rifiuti targati “Camera dei Deputati”

Incivili abbandonano immondizia sui marciapiedi di Acilia: sui sacchi il nastro della Camera dei Deputati. L'intervento del Comitato Acilia Nord

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Cumuli di spazzatura abbandonata in strada da incivili, che non pagano la Tari e disprezzano l’ambiente e gli altri cittadini: succede ad Acilia, in particolare nella zona tra piazza Capelvenere e via della Salvia.

Spazzatura abbandonata in strada ad Acilia: sui sacchi il nastro della Camera dei Deputati

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Da tempo il Comitato Acilia Nord 2018 segnala alle forze dell’ordine la presenza di sacchi dell’immondizia abbandonati per le vie del quartiere. Questa volta però al danno si è aggiunta la beffa: i rifiuti lasciati sui marciapiedi da qualche residente sono avvolti dal nastro della Camera dei Deputati.

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“Continua l’abbandono seriale di sacchi neri e trasparenti chiusi con il nastro della Camera dei Deputati: siamo in presenza non solo del reato di abbandono dei rifiuti, ma anche di quello di utilizzo improprio di beni dell’Ente”, sottolinea il Comitato in una nota.

“Da diverso tempo regolarmente vengono abbandonati mucchi di spazzatura in strada, in vari punti della zona intorno a via della Salvia”, spiega ai nostri microfoni Massimo Facchini, vice-presidente del CdQ Acilia Nord 2018.

“Ogni volta facciamo una segnalazione ad Ama, che viene a raccogliere l’immondizia. Ma dopo soltanto uno o due giorni i rifiuti, immancabilmente, riappaiono“, sottolinea Facchini.

“A gennaio sono finalmente intervenuti i NAD, Nuclei Ambiente e Decoro: hanno effettuato una serie di multe dopo essere riusciti a risalire al nome degli incivili. Per un po’ il fenomeno si è fermato”, racconta il vice-presidente del Comitato.

“Da qualche tempo, però, in via della Salvia, all’incrocio con via delle Case Basse, compaiono ogni giorno sacchi di rifiuti abbandonati, con sopra il nastro adesivo della Camera dei Deputati”, continua Facchini.

“Abbiamo segnalato la cosa agli uffici di Montecitorio, che ci hanno ringraziato: hanno assicurato che effettueranno controlli sui dipendenti, per risalire all’autore”, prosegue.

“Dopo le nostre richieste di intervento ci hanno contattato i Carabinieri: indagheranno per risalire agli autori, che rischiano multe da 600 euro”.

“Nel frattempo insieme agli abitanti del quartiere continuiamo a monitorare: prima o poi capiremo chi è”, conclude Facchini.

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