Cerveteri: il settore florovivaistico resiste alla crisi dell’emergenza sanitaria

Dopo il terribile semestre del 2020 alle prese col pieno della crisi dell'emergenza sanitaria, il settore florovivaistico del territorio a nord del litorale sembra essersi ripreso

Dopo il terribile semestre del 2020 alle prese col pieno della crisi dell’emergenza sanitaria, il settore florovivaistico del territorio a nord del litorale sembra essersi ripreso. Le aziende che lavorano in questo comparto, dai vivai ai giardinieri, sono numerose; ed è grazie alla presenza di abitazioni con giardini che vi è stata una riapertura del mercato.

La ripresa del settore florovivaistico dopo la crisi di maggio

A Borgo San Martino, Gino Giampieri, coltiva il prato pronto ed ha incrementato il suo fatturato.

Il nostro settore – dice Giampieri – ha avuto una forte flessione da marzo a maggio del 2020 che lasciava presagire un periodo triste. Poi con l’arrivo di giugno ci siamo ripresi iniziando a lavorare con buoni risultati. Ad oggi posso dire che ci siamo ripresi bene e le previsioni sono positive. In effetti siamo favoriti dal fatto che tra Ladispoli e Cerveteri le abitazioni con giardino sono migliaia e una buona percentuale ne mantiene la cura.

Con l’obbligo di rimanere in casa, la manutenzione dei giardini è diventato un modo per rivivere la casa in tutti i suoi spazi. Le persone curano i giardini e si dilettano a mantenere pulito il verde. Speriamo che con l’arrivo della primavera ci sia lavoro per tutti – conclude Giampieri – dobbiamo essere fiduciosi e avere pazienza“.

Servizio di Fabio Nori

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