Mario Draghi dall’hub di Fiumicino: “Vaccineremo anche nelle palestre e nei parcheggi” (VIDEO)

Si tratta del primo centro vaccinale realizzato in un aeroporto italiano ed è in grado di somministrare fino a 3mila dosi al giorno

Mario Draghi in visita al centro vaccinale dell’aeroporto di Fiumicino il primo ad essere realizzato in uno scalo italiano. Il Premier ha sottolineato l’urgenza di accelerare la somministrazione e per questo ha annunciato che verranno utilizzati tutti gli spazi utili per le vaccinazioni, come palestre e parcheggi.

Mario Draghi in visita all’hub vaccinale dell’aeroporto di Fiumicino

Il Premier Draghi oggi si è recato in visita nell’hub vaccinale dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino. Si tratta del primo realizzato in uno scalo italiano.

Il centro è in grado di somministrare fino a 3mila dosi al giorno e dispone di 65 cabine (25 per l’inoculazione dei vaccini) e di 160 sedute nell’area di osservazione. Dall’11 febbraio, giorno in cui è stato attivato, finora sono state vaccinate oltre 28mila persone.

La struttura è stata progettata da Aeroporti di Roma ed è stata poi realizzata grazie alla collaborazione della Regione Lazio, degli Uffici di sanità aerea del Ministero della Salute, dell’Istituto Spallanzani e della Croce Rossa italiana, che si occupa della somministrazione dei vaccini.

Draghi ha rivolto parole di ringraziamento nei confronti di tutti gli attori protagonisti della realizzazione di quest’opera, fondamentale in questo periodo di emergenza sanitaria come snodo nevralgico per la somministrazione dei vaccini contro il Covid-19.

draghi hub fiumicino

Voglio prima di tutto ringraziare la Croce Rossa Italiana, Aeroporti di Roma, la Regione Lazio per i continui record e l’Istituto Lazzaro Spallanzani che hanno contribuito ad allestire questo centro vaccinale.  – ha dichiarato Mario Draghi – Un grazie al ministro Roberto Speranza. A voi, come a tutti i medici, gli infermieri e i volontari che lavorano instancabilmente in tutti i presidi sanitari d’Italia, va la più profonda riconoscenza mia e di tutto il Paese.

Il nostro obiettivo – ha aggiunto Draghi – in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e il Commissario straordinario all’emergenza, Generale Francesco Paolo Figliuolo, è quello di utilizzare tutti gli spazi utili disponibili per le vaccinazioni.

Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi come questo di Fiumicino. In Italia sono già operativi 1694 siti vaccinali fissi e altri verranno individuati. Per questo cambio di passo, avremo bisogno dell’aiuto di molti. Penso prima di tutto ai medici generali, specialisti e specializzandi, con cui abbiamo già sottoscritto accordi a tal fine. Ma anche ai medici competenti delle aziende, ai medici sportivi e agli odontoiatri. Opereranno nel pieno rispetto dei protocolli medici, per garantire somministrazioni rapide e sicure. Il loro contributo è centrale per il successo di questa campagna, come lo è già stato in tutte le altre fasi della pandemia, ma fondamentale è la partecipazione di tutti i cittadini. Pensiamo solo che con una vaccinazione diffusa potremo fare a meno di restrizioni come quelle che abbiamo dovuto adottare.

Il ministro del Turismo ci ha ricordato oggi in Consiglio dei ministri che non sappiamo quando usciremo da questa situazione ma quando ne usciremo dobbiamo essere organizzati per la riapertura delle attività economiche e dovremo aggiornare già oggi i protocolli regionali” – ha concluso Draghi.

zona rossa

A questo proposito il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti rinnovando la piena collaborazione, ha ricordato l’impegno della Pisana nella ricerca scientifica in ambito sanitario e poi ha illustrato le misure in vigore nel Lazio a partire da lunedì (leggi qui).

Il Lazio  – spiega – è un Regione dove si produrranno vaccini, in almeno tre siti industriali e abbiamo voluto anche per questo valorizzare la ricerca scientifica italiana. Abbiamo finanziato con l’istituto Spallanzani sia il vaccino italiano che con l’università di Tor Vergata le cure monoclonali“.

Grande soddisfazione è stata poi espressa dall’Ad di Aeroporti di Roma, Marco Troncone.

La priorità adesso è la campagna vaccinale e Aeroporti di Roma c’è. Lo scorso 11 febbraio è stato aperto questo centro vaccinale ed è il nostro contributo responsabile su questo fronte che è adesso il fronte prioritario. – ha dichiarato l’Ad di ADR, Marco Troncone. – E’ anche un segno tangibile – ha aggiunto – della capacità di far sistema tra Istituzioni e soggetti anche industriali. Questo è solo l’ultimo esempio che fa seguito a tutta l’attività egregia svolta per quanto riguarda la campagna di test che è stata portata avanti grazie alla grande capacità di test rapido, antigenico che è stato implementato e integrato nelle strutture aeroportuali e anche qui nel parcheggio Lunga Sosta“. – ha concluso l’Ad di Adr.

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