Nuovo Dpcm, tutte le misure fino a Pasqua. Speranza: “Tutelare le generazioni più giovani” (VIDEO)

Draghi firma il nuovo Dpcm: le misure saranno in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Il ministro della Salute e la titolare degli Affari regionali in conferenza stampa a Palazzo Chigi

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“La variante inglese è purtroppo presente, e si diffonde in particolare tra i giovani. Per questo le scuole di ogni ordine e grado in zona rossa saranno in didattica a distanza. La stessa cosa avverrà in qualsiasi area laddove i contagi superino i 250 ogni 100mila abitanti”. A presentare le misure contenute nel Dpcm, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, è il ministro della Salute Roberto Speranza.

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Il titolare della Salute illustra il contenuto del Decreto appena firmato dal premier Mario Draghi in conferenza stampa da Palazzo Chigi, insieme alla ministra agli Affari regionali Mariastella Gelmini, al presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli e al presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro.

Varato il nuovo Dpcm: le misure illustrate da Speranza e Gelmini

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Il nuovo Decreto  è stato firmato oggi, 2 marzo, dal neo-presidente del Consiglio Draghi. “Il principio guida del nuovo Dpcm, adottato dopo confronto ampio con Parlamento e Regioni, è la tutela della salute come questione fondamentale e come faro, linea guida essenziale. Per ricostruire il Paese, per lo sviluppo del Paese, bisogna vincere la pandemia”, dichiara Speranza.

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Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, in conferenza stampa da Palazzo Chigi

“Serve il contributo di tutti i cittadini, il comportamento delle persone è fondamentale”, sottolinea Speranza.

“La curva – prosegue il ministro in conferenza stampa da Palazzo Chigi – dà segnali piuttosto robusti di ripresa e risalita, e facciamo i conti con alcune varianti temibili del virus, come la variante inglese, ma anche variante sudafricana e sudamericana”.

Il Dpcm, prosegue il titolare della Salute, “prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali che sono vigenti. Viene confermato il modello di divisione del nostro Paese in aree che corrispondono a colori“.

“L’innovazione più rilevante di questo Dpcm, nel merito, riguarda le scuole. La variante inglese, in questo momento prevalente, ha una particolare capacità purtroppo di penetrazione nelle fasce generazionali più giovani e questo ci ha portato, dopo aver ricevuto il parere da parte del Cts, a determinare una scelta: ovvero che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno con didattica a distanza e la stessa Dad avverrà nei territori in cui il tasso di incidenza su 100mila abitanti in 7 giorni sarà pari o superiore a 250”, spiega Speranza.

SPERANZA: “CI ASPETTIAMO UNA MAGGIORE PRESENZA DI REGIONI IN ROSSO E ARANCIONE”

“Se la curva continuerà a salire ci aspettiamo una maggiore presenza di Regioni in rosso e arancione nelle prossime settimane”, afferma poi il ministro della Salute. “Non vogliamo creare false illusioni“, aggiunge.

“Voglio fare un ulteriore appello ai nostri concittadini. Abbiamo bisogno di istituzioni forti che dicano con coraggio come stanno le cose: siamo ancora in una fase epidemiologica che non può essere sottovalutata, e abbiamo bisogno del contributo di tutti. Un’epidemia non si vince solo con un Dpcm o un’ordinanza”, sottolinea il titolare della Salute.

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La ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini in conferenza stampa a Palazzo Chigi

“Come ha sottolineato il ministro Speranza il Dpcm entrerà in vigore dal 6 marzo, e sarà valido fino al 6 aprile”, prosegue Mariastella Gelmini. “Si tratta di un decreto orientato alla massima condivisione possibile”, afferma la ministra. “Le varianti ci sono, e colpiscono duramente“, sottolinea la titolare degli Affari regionali.

Stanziati oltre 200 milioni di euro per finanziare i congedi parentali, necessari laddove sarà decisa la chiusura delle scuole”, conclude Gelmini.

Il Dpcm sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021 e conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.

DAL 27 MARZO RIAPRONO CINEMA E TEATRI, MA SOLO IN ZONA GIALLA

Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

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