Ostia, pista ciclabile in scadenza: “La decisione è nelle mani della Polizia locale”

Domenica 31 gennaio scade la pista ciclabile "transitoria" che il Ministero dei Trasporti ha giudicato illegittima. Andrea Schiavone (Labur): "Non credo che la Polizia locale la rinnoverà"

Pista ciclabile

Poche ore ancora e si deciderà il destino della pista ciclabile del lungomare di Ostia. La disciplina di traffico, applicata alla determina che l’ha istituita per fronteggiare l’emergenza pandemica, giudicata “illegittima” dal Ministero dei Trasporti MIT (leggi qui), scadrà il 31 gennaio prossimo. E al momento non risulta firmata un’ulteriore proroga, messa in dubbio dall’ordinanza ministeriale.

Che succederà dunque da qui alle prossime ore? Se lo domandano i tanti ciclisti che gradiscono quella infrastruttura anche se storcono il naso per l’assenza di un adeguato livello di sicurezza. Il X Municipio ha lanciato la gara d’appalto per la realizzazione dell’opera permanente secondo il progetto elaborato da “Risorse per Roma” (leggi qui) ma fino al collaudo della nuova infrastruttura c’è il rischio concreto che il tracciato venga cancellato.

Abbiamo chiesto all’ing. Andrea Schiavone di LabUr, Laboratorio di Urbanistica, l’associazione che ha invocato il rispetto delle norme di sicurezza e ottenuto il decreto di cancellazione dal MIT, di fare il punto sulla sedicente pista ciclabile del lungomare di Ostia in quanto il 31 gennaio ne scade la provvisoria disciplina di traffico emessa dal Gruppo X Mare, senza la quale la pista non è utilizzabile. Dopo l’annullamento da parte del MIT della delibera di giunta municipale che ha dato mandato all’ex direttore del Municipio, Nicola De Bernardini, di istituire la pista ciclabile, che scenario si prevede?

Può accadere di tutto, anche che la Polizia Locale non rinnovi la disciplina di traffico e che dunque rimanga la segnaletica orizzontale con la totale riapertura al traffico veicolare del lungomare previa rimozione dei parapedonali. Il caos è stato creato dalla difesa ‘politica’ della pista ciclabile e dalla confusione amministrativa espressa da Giuliana Di Pillo (che ha riferito al Prefetto di valutare il ricorso al TAR) e dall’Assessore alla Mobilità, oggi vice sindaco, Pietro Calabrese, che continua a sostenere che la pista è legittima senza però fornire alcun riferimento di legge“.

Quindi è l’imposizione politica che governerà la scelta del Gruppo X Mare?

Speriamo di no, visto che il nuovo Comandante del Gruppo è esperto in materia (leggi qui). Di certo il Municipio richiederà la proroga della disciplina di traffico per la pista ciclabile. Noi, come LabUr, abbiamo inviato al Gruppo X Mare un’istanza di revisione in autotutela per la cancellazione della disciplina di traffico. In tal senso si era anche espresso il Comando Centrale dei Vigili“.

Ci può spiegare meglio?

A fine agosto il vice comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, Massimo Lancillotti. responsabile della sezione normativa di polizia stradale, aveva scritto al Gruppo X Mare che secondo il Regolamento Viario di Roma Capitale, l’istituzione di una pista ciclabile non compete al Municipio e che qualsiasi provvedimento di traffico compete al dirigente del Gruppo X Mare. Aveva poi aggiunto che, poichè la decisione del Municipio di istituire comunque una pista ciclabile aveva ‘prodotto degli effetti’, da un punto di vista tecnico-giuridico era stato corretto da parte del Gruppo X Mare disciplinare in via provvisoria il traffico sul lungomare. Pertanto, ora che il MIT ha annullato la delibera istitutiva della pista non avrebbe più ragione da parte del Gruppo X Mare prorogarne la disciplina di traffico.”

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L’Ing. Andrea Schiavone di Labur

Possibile che gli uffici non facciano chiarezza sulla questione?

L’avvocatura capitolina sta valutando il ricorso al TAR e ha tempo fino al 28 febbraio. D’altro canto il Dipartimento di Mobilità, che il Segretariato ha indicato come ufficio competente per le piste ciclabili ‘transitorie’ come quella di Ostia, ci scrive che il riferimento normativo è la Delibera di Giunta Capitolina n.76 del 30 aprile 2020 dove però non è compresa la pista ciclabile di Ostia! Tutto questo è grottesco e non è tollerabile che il vice sindaco Calabrese, con la sua propaganda politica (leggi qui), possa condizionare fino a tal punto il rispetto della legge“.