A Roma e a Fiumicino sono in costruzione 40 centri vaccinali, per la campagna di immunizzazione dal covid-19. “Oltre agli hub ospedalieri, ci saranno punti dedicati in ogni distretto: stiamo pensando anche alla spianata di Tor Vergata e all’Auditorium”, spiega l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.
“A Fiumicino poi, nel parcheggio di lunga sosta, al fianco dell’area tamponi, dal primo febbraio sarà operativa una postazione in grado di effettuare tra le 3.000 e le 5.000 vaccinazioni al giorno”, sottolinea D’Amato.
Sempre, però, che arrivino le dosi attese, fa notare l’assessore alla Salute. Secondo i calcoli del Commissario all’emergenza Domenico Arcuri, infatti – a causa della decisione unilaterale del colosso Usa Pfizer di ridurre i vaccini in consegna – il Lazio verrà penalizzato con almeno 12mila dosi in meno.
“Per fortuna siamo stati prudenti e abbiamo accantonato il 30% per i richiami, in modo da poterli proseguire per due settimane”, dichiara D’Amato.
Allo Spallanzani di Roma è già stata realizzata e aperta la prima struttura. Due giorni fa i medici dell’Istituto prevenzione malattie infettive hanno somministrato 220 dosi agli ultra ottantenni e ieri, 18 gennaio, altre 300, dopo aver vaccinato gli operatori sanitari.
“Si tratta di un’operazione, quella dedicata agli ultraottantenni, nata di concerto con le Asl Roma 1, 2 e 3”, spiega il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia.
La campagna vaccinale dal 1° febbraio “sarà portata avanti anche grazie ai medici di medicina generale”, sottolinea Vaia. “Le persone però vanno avvertite: non devono venire qui senza prenotazione. Altrimenti non possiamo vaccinarli”, conclude Vaia.
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