Ostia, “Mare in vista” denuncia: “Discriminati nella gara d’appalto”

L’associazione "Mare in vista" ha presentato una denuncia contro l’ex direttore e il presidente del X Municipio accusandoli di non aver fornito dati per la partecipazione a una gara d’appalto. Di Pillo: “Accuse infondate”

L'ex Ufficio tecnico di lungomare Paolo Toscanelli oggetto della gara d'appalto

Per “Mare in vista” si tratta di abuso d’ufficio. Per la presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo le accuse sono infondate. Sarà la magistratura a chiarire chi ha ragione e se in quella gara d’appalto ci sono state anomalie e da chi sarebbero dipese.

L’oggetto del contendere è l’affidamento in gestione della palazzina dell’ex Ufficio Tecnico in lungomare Paolo Toscanelli, proprio sulla spiaggia antistante l’ex colonia Vittorio Emanuele III. Il X Municipio ha lanciato una gara d’appalto, tecnicamente una manifestazione d’interesse, per destinarla a servizi di pubblica utilità e tra i partecipanti figura anche l’associazione “Mare in vista”. La manifestazione d’interesse verso quell’immobile è stata pubblicata dal X Municipio nel mese di aprile del 2019: in cambio del suo affidamento, il gestore si sarebbe impegnato a proprie spese a effettuare i lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione dell’immobile (la stima nel 2015 era di circa 1,2 milioni di costo), a pagare un canone concessorio per avere in cambio la gestione di uno spazio con finalità “socio-culturali e/o di promozione sociale“.

Ieri, venerdì 15 gennaio, il presidente di “Mare in vista”, Stefano Salvemme, ha presentato denuncia-querela presso la stazione dei Carabinieri di Ostia nei confronti dell’ex Direttore del Municipio e Direttore Apicale Nicola De Bernardini, nominato recentemente dalla Raggi a capo della Direzione Gestione Territoriale Ambientale e del Verde del Comune di Roma. Oltre alle responsabilità amministrative, nella denuncia si chiede di accertare eventuali responsabilità anche della Presidente del Municipio X, Giuliana di Pillo, con delega al Patrimonio.

Secondo la denuncia-querela ‘Mare in Vista’ ritiene di essere stata danneggiata per abuso di ufficio e per il rifiuto di atti di ufficio da parte dellp0amministrazione “pure in presenza degli inviti ufficiali rivoltigli da parte della Commissione Trasparenza, Controllo e Garanzia e del Segretariato Generale al fine di condurre con imparzialità e trasparenza il procedimento in oggetto”. “Mare in vista” ricorda che si sono tenute ben tre sedute della Commissione per affrontare le presunte irregolarità del bando e l’istanza di annullamento in autotutela.

Nella denuncia l’associazione ricorda che “la gara era incentrata sul presupposto fondamentale dell’appartenenza dell’immobile al patrimonio indisponibile di Roma Capitale e alla sua ristrutturazione”. Per poter procedere alla gara, ‘Mare in Vista’ ha richiesto chiarimenti sull’atto di provenienza e sulla situazione degli impianti, nonché sull’agibilità dell’edificio. Secondo la contestazione gli amministratori deputati allo svolgimento della gara sarebbero stati a conoscenza della disponibilità o meno dell’immobile a Patrimonio, ma non lo avrebbero mai provato. Tra le richieste rimaste insoddisfatte ci sarebbero, poi, anche quelle dei dati impiantistici, elementi fondamentali per produrre l’offerta tecnica prevista dal bando.

“Mare in vista” chiede di accertare se, nel procedimento, siano stati rispettati i “criteri di trasparenza, imparzialità, efficacia, efficienza ed economicità” presumendo che non ci siano state “risposte da parte degli amministratori locali al Segretariato Generale e alla Commissione Speciale di Controllo, Trasparenza e Garanzia impedendo di acquisire ogni sorta di informazione sulla regolarità di gara, rifiutando il controllo di trasparenza e garanzia previsto dallo Statuto di Roma Capitale di cui sono dipendenti“.

LA REPLICA DI GIULIANA DI PILLO

Premesso che gli organi politici esprimono solo l’indirizzo politico e che spetta agli organi amministrativi tradurli negli atti conseguenti – ribatte il presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillomi risulta che in questo bando siano stati esibiti tutti i documenti che necessitavano per i partecipanti. Tra l’altro, se non ricordo male, ne ha forniti ulteriormente dettagliati anche il Dipartimento comunale al Patrimonio. Ritengo le accuse infondate e, nei miei riguardi, prive di ogni possibile riferimento, visto il dovere di non ingerenza che riguarda il ruolo della parte politica in una gara d’appalto”.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.