Ennesimo incendio doloso ai danni di uno stabilimento di Fregene. Questa volta è toccato al Kiosco, sulla spiaggia del Villaggio dei Pescatori.
A prendere fuoco, nella serata di mercoledì 13 gennaio, è stata la copertura in paglia della struttura balneare, che si trova nei pressi della foce dell’Arrone. Sul tetto sarebbe stata trovata una bottiglia con liquido infiammabile.
Grazie all’intervento tempestivo di alcuni residenti nella zona i danni sono stati limitati: l’incendio è stato spento prima che si propagasse alle assi portanti. Sul posto sono accorsi anche i militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Fregene.
È il terzo episodio del genere in zona, dopo quelli che hanno colpito lo stabilimento “Ondanomala”, l’8 dicembre scorso, ed il “Singita”, il 19 dicembre (leggi qui).
Indagano i carabinieri. Il quadro che emerge dalla perfetta somiglianza dei tre incendi, tutti appiccati con bottiglie imbevute di liquido infiammabile è inquietante: difficile non pensare all’estorsione e al racket.
Da parte degli investigatori non viene esclusa alcuna pista investigativa, sebbene l’ipotesi che si tratti di racket, in considerazione della natura dolosa degli incendi, sembra la più probabile. I gestori tuttavia hanno dichiarato di non aver mai ricevuto minacce.
Gli investigatori cercano elementi utili anche da eventuali telecamere in zona, all’ingresso del Villaggio dei Pescatori ed anche di qualche abitazione privata.
Fregene infatti è una delle mete preferite dei romani in vacanza, con molte seconde case dotate di impianti di videosorveglianza. La località è uno dei ritrovi balneari preferiti dai giovani e dai residenti della Capitale.
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