Il X Municipio fa un piccolo passo indietro e decide la proroga per un anno delle concessioni demaniali di 35 stabilimenti balneari messi all’asta il 22 dicembre scorso. L’obiettivo è quello di garantire la fruizione delle spiagge in attesa che si perfezioni la gara per il loro affidamento. E ribadisce: non si applicherà la legge Rilancio di proroga automatica fino al 2033.
Colpo di scena, ma ancora più caos, sulla vertenza che contrappone il X Municipio e i concessionari degli stabilimenti balneari. Come si ricorderà il 22 dicembre l’amministrazione locale ha deciso di non prorogare la concessione demaniale di 37 stabilimenti e di metterli all’asta (leggi qui). Il 5 gennaio (leggi qui) ha deciso di aggiungere altre 9 concessioni tra stabilimenti e chioschi. Una decisione anomala rispetto a quasi tutte le amministrazioni della costa laziale che hanno applicato la normativa nazionale (leggi qui) concedendo la proroga fino al 2033 (leggi qui).
Oggi è stata resa nota una nuova determina dirigenziale del X Municipio datata 30 dicembre: otto giorni dopo la determina del 22 dicembre, l’amministrazione stabilisce di prorogare 35 concessioni fino al termine delle procedure per l’asta e comunque non oltre il 31 dicembre 2021.
Il provvedimento stabilisce “di concedere il periodo di proroga tecnica delle seguenti Concessioni Demaniali Marittime a partire dall’1.01.2021 e per il periodo di tempo necessario alla conclusione della procedura di affidamento avviata con la D.D. n. 3040 del 22.12.2020, comunque di durata non superiore a 12 mesi, così come disciplinato dal combinato disposto delle fonti normative di rango nazionale, Codice della Navigazione, e regionale, L.R. 13/2007 e R.R. n. 19/2016, operanti in materia di Concessioni Demaniali Marittime”.
La ragione di questo parziale ripensamento è indicata nello stesso provvedimento: “è necessario garantire continuità nella prestazione dei servizi necessari alla balneazione da parte degli attuali Concessionari, al fine di garantire all’utenza la sicura fruizione dei tratti di arenile in argomento nelle more della conclusione della procedura di affidamento”. Significa che il termine fissato per il 15 marzo per la presentazione delle “candidature” alla gestione degli stabilimenti balneari non è ritenuto tempestivo e tale da assicurare il regolare inizio della stagione 2021.
Nello stesso documento pubblicato dall’amministrazione viene espressamente sottolineata la determinazione di non applicare il decreto Rilancio di proroga fino al 2033. “il X Municipio non ha istruito le predette istanze di proroga legale, in attesa dei chiarimenti procedurali necessaria fronte delle diverse perplessità emerse dall’applicazione delle disposizioni normative statali (Legge n. 145/2018) che spostavano la scadenza delle C.D.M. al 31.12.2033, in palese contrasto con l’indirizzo dettato da inequivocabili pronunce della Corte di Giustizia Europea, che avevano rilevato l’incompatibilità della proroga automatica sia con il principio della libertà di stabilimento sia con la Direttiva Bolkenstein sui servizi nel mercato interno dell’Unione Europea”.
Gli stabilimenti interessati dalla proroga tecnica temporanea sono:
Aneme e Core; Arcobaleno Beach; Bahia (ex La Buca e The One); La Conchiglia; Urbinati (ex Moderno); Elmi; Battistini ; Delfino ; Belsito; Plinius ; Mami –cral comune di roma ; La Vecchia Pineta; Kursaal ; Orsa Maggiore- Cral Poste; Dopolavoro ATAC ; La Mariposa; Zenit – Cral Eni; Le Palme; V-Lounge; La Caletta; La Bussola; La Bicocca; Peppino a mare – stabilimento; La Spiaggia di Bettina (ex Corallo); La Spiaggia; La Vela; Miami – Istat; Il Bungalow; La Bonaccia; Guerrino Er Marinaro; Il Corsaro; Il Gabbiano; L’ancora; L’Oasi; La Marinella.
Come si può vedere, restano esclusi alcuni chioschi (Curvone e Hakuna Matata) e diversi altri stabilimenti balneari oltre alla Darsena del Porticciolo.
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