San Francesco: a 4 anni dall’esplosione, Lorenzo ricorda mamma e sorellina

A quattro anni dall’esplosione in cui persero la vita la mamma e la sorellina, parla Lorenzo, il giovane figlio della maestra di Dragona.

A quattro anni dall’esplosione in cui persero la vita la mamma e la sorellina, parla Lorenzo, il giovane figlio della maestra di Dragona.

Dragona, 4 anni dall’esplosione della palazzina: i comitati di quartiere organizzano una commemorazione

Un’esplosione, una famiglia distrutta e vicenda giudiziaria che a distanza di 4 anni non vede luce. I comitati di quartiere di Dragona e San Francesco hanno organizzato una commemorazione per ricordare l’assurda morte di mamma Deborah e della piccola Aurora.

Era il 28 dicembre del 2016 quando Deborah e Aurora, madre e figlia, persero la vita in seguito all’esplosione di un’abitazione. In quella piccola stradina a San Francesco di Acilia, da allora, il tempo sembra essersi fermato. Le macerie della casa dove questa insegnante di Dragona viveva con la famiglia sono ancora lì, quasi a raccontare il vuoto nelle vite di chi è rimasto. Come per esempio nella vita di Lorenzo, il figlio sopravvissuto alla deflagrazione. Sedicenne all’epoca dei fatti e ora maggiorenne.

Di quel giorno  – spiega Lorenzo – ricordo che eravamo tornati con mia madre, mia sorella, mia zia e mio zio, dal cimitero. Eravamo andati a trovare mia nonna, la madre di mia mamma, che era morta lo stesso anno a giugno. 

Ad un certo punto mia madre mi ha chiesto di uscire e andare a prendere del pane. Io sono andato e quando sono tornato ho trovato elicotteri, ambulanze, polizia. Ricordo solamente tanto dolore. E’ stato un attimo, una questione di cinque minuti“.

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La maestra Deborah e la figlia Aurora che persero la vita nell’esplosione di Acilia San Francesco

Lorenzo racconta con un prematuro piglio da adulto della sua mamma scomparsa troppo presto. Parla di quel giorno e anche di quelli arrivati dopo, senza di lei.

Mamma era una presenza costante della mia vita. Era una mamma chioccia, sempre presente, anche a scuola, perchè era un’insegnante delle elementari. Io, tra l’altro, ho fatto elementari e medie nella sua stessa scuola. 

Quando penso a lei in questo periodo fa male. Amava molto le feste di Natale. Invitava di frequente ospiti a casa e si metteva a cucinare, facendo tutto con amore. Mi viene in mente proprio nelle piccole cose“. – conclude con la voce rotta Lorenzo.

Ad infierire su questa vicenda sono i tempi della giustizia. Dopo l’esplosione la famiglia di Deborah ha dovuto infatti anche affrontare un processo che ancora non riesce a fare luce su quanto accaduto. Si è parlato anche di questo, stamattina, durante una cerimonia composta voluta dai cittadini di San Francesco e Dragona dove Deborah lavorava come maestra.

Intendiamo fare un appello alle autorità preposte  – dichiara Jacopo Innocenzi, presidente del comitato di quartiere di Dragona – affinchè questa situazione si sblocchi una volta per tutte“.

La speranza è che questo appello venga raccolto, per consentire a Lorenzo e al suo papà di riprendere a vivere…

Servizio di Mara Azzarelli

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