La Pisana ha raggiunto l’accordo con 700 pediatri del servizio sanitario regionale per la somministrazione di tamponi rapidi e l’emissione di certificati di fine quarantena presso i propri studi o in strutture messe a disposizione da ASL, Comuni o Protezione civile.
Agevolare la capacità di testing, snellire le procedure burocratiche per le certificazioni e decongestionare i drive in. Con questi motivazione l’Unità di Crisi della Regione Lazio ha raggiunto un’intesa con i pediatri accreditati al servizio sanitario.
L’accordo con la Federazione Italiana Medici Pediatri e con la Confederazione Italiana Pediatri prevede l’esecuzione dei test antigenici rapidi presso i propri studi professionali. In caso non si disponesse di strutture idonee, verranno messe a disposizione dalla ASL, dalla Protezione civile o dai singoli Comuni. La Regione inoltre fornirà dispositivi di protezione individuale e il materiale necessario per i tamponi antigenici, che sarà assicurato grazie allo stock nazionale del commissario all’emergenza Covid-19.
I medici potranno, infine, accedere a percorsi formativi sulle modalità di testing, anche avvalendosi dell’esperienza del personale operativo presso l’Istituto Nazionale Malattie Infettive dello Spallanzani di Roma.
Novità non da poco, i pediatri, eseguito il tampone, potranno disporre l’isolamento in caso di positività al Coronavirus e successivamente emettere il certificato che attesta la fine del periodo di quarantena.
Tutte misure, come detto, che dovrebbero snellire le procedure e vanno nella direzione di evitare le code interminabili di auto presso i drive in pubblici (leggi qui).
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