Ama lancia l’allarme: a Roma sempre più tonnellate di rifiuti ingombranti vengono sversate nell’ambiente. “La battaglia contro svuota cantine ‘professionisti’ e incivili che perseverano nello scambiare Roma per una discarica continua, purtroppo, a impegnarci quotidianamente”, afferma l’amministratore unico dell’azienda, Stefano Zaghis.
A Roma nel solo mese di ottobre, specifica l’azienda dei rifiuti capitolina in un comunicato, sono state “raccolte oltre 500 tonnellate di rifiuti abbandonati”: 160 tonnellate in più rispetto allo scorso agosto. E soprattutto, sono 110 tonnellate in più rispetto allo stesso mese di ottobre del 2019, con un incremento di circa il 25%.
Tra i materiali abbandonati nell’ambiente con maggiore frequenza ci sono i “classici” ingombranti (ad esempio mobili, materassi, divani), e poi frigoriferi, apparecchiature elettriche, pneumatici, televisori, sottolinea Ama.
Il X Municipio, però, risulta tra quelli con meno tonnellate di rifiuti abbandonati, rispetto agli altri quartieri della Capitale. Eppure, le strade dell’entroterra – in particolare nell’area compresa tra Ostia Antica, Dragona, Acilia e Dragoncello – sono costellate di rifiuti ingombranti, come segnalato spesso dai nostri lettori.
E dunque resta l’interrogativo: nel X Municipio ci sono davvero meno ingombranti abbandonati rispetto ad altre zone della Capitale oppure semplicemente ne vengono raccolti – e dunque registrati da Ama – in quantità inferiore?
Ad essere particolarmente investiti dagli scarichi abusivi di rifiuti, afferma l’azienda dei rifiuti capitolina, sono “i municipi del quadrante est della città, nello specifico il V (490 tonnellate), il VI (450 tonnellate) e il VII (314 tonnellate). Seguono poi il l’XI municipio (337 tonnellate), il IV (268 tonnellate), l’VIII (264 tonnellate), il XIV (263 tonnellate) e il X (260 tonnellate)”. La classifica circa i Municipi più sozzoni, alla luce dell’interrogativo, potrebbe essere dunque falsata se le bonifiche sul litorale sono più rade.
“Gli ultimi dati ci dicono che anche rispetto a mesi post-lockdown il fenomeno è andato ulteriormente crescendo, costringendoci a mettere in campo sforzi ulteriori. Questi atti di inciviltà non sono tollerabili perché, come più volte ribadito, deturpano il decoro dei quartieri e comportano impegnativi ed onerosi interventi supplementari”, prosegue Zaghis in una nota.
Per smaltire gratuitamente e in modo corretto questi materiali, ricorda Ama, l’azienda mette a disposizione i propri Centri di Raccolta (indirizzi e orari sono consultabili sul sito www.amaroma.it) e il servizio “Riciclacasa” di ritiro a domicilio al piano strada fino a 2 metri cubi di volume, che può essere prenotato tramite il ChiamaRoma 060606 oppure compilando l’apposito modulo di richiesta nella sezione Servizi on-line del sito.
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