Il Pd sospende gli arrestati per tangenti del V Municipio

adriana tanoni

La Commissione di Garanzia del PD Roma ha sospeso dal partito il capogruppo del partito nel V Municipio, Antonio Fabbroni, ed il padre Alfredo, membro della direzione romana dem. I due sono agli arresti domiciliari per un giro di tangenti ottenute per favorire opere edilizie di una residenza assistenziale.

La Commissione di Garanzia Pd si è riunita d’urgenza via whatsapp subito dopo “le notizie apprese sugli organi di informazione”. All’unanimità dei componenti si è decisa la “sospensione cautelare ai sensi dell’art. 10 comma 3 del regolamento delle Commissioni di Garanzia  dall’albo degli iscritti 2019 e da ogni incarico ricoperto” nel Partito Democratico.

Secondo le indagini condotte dai carabinieri e dalla polizia municipale su delega dei pm Luigia Spinelli e Gennaro Varone e dell’aggiunto Paolo Ielo, i due avrebbero aiutato l’imprenditore Fabio Gera a sbloccare la pratica edilizia per la clinica Mendiciniin via degli Olmi (ristrutturazione per aumentarne i posti letto) facendo da tramite con il responsabile dell’Ispettorato edilizio del municipio, Italo Merli, e con il funzionario di polizia locale Marco Ianniello. Tutti i cinque gli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari.

Ovviamente, com’è prassi giuridica, le prove dovranno essere formate all’interno del procedimento penale. Pertanto, fino a giudizio di terzo grado, gli indagati non dovranno essere considerati colpevoli.  In questo senso si esprimono i componenti della Commissione di Garanzia del Pd che confidano “in una rapida conclusione delle indagini che possa chiarire la loro posizione”.

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